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«Se riparte l’università, riparte l’Italia»

Anche l’Università degli Studi di Bergamo questa mattina ha preso parte alla giornata “Per una nuova primavera delle Università”, iniziativa promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui) per riaffermare il ruolo strategico della ricerca e della formazione per il futuro dell’Italia. I lavori sono iniziati con un minuto di silenzio in memoria delle giovani vite spezzate in Spagna con l’incidente che ha coinvolto un autobus con una comitiva di studenti Erasmus a bordo.

“Per una nuova primavera delle Università” a Bergamo
“Per una nuova primavera delle Università” a Bergamo

Il dibattito aperto al pubblico ha visto la partecipazione di istituzioni civili e religiose oltre a una folta rappresentanza della politica. Ad aprire la mattinata il discorso del Magnifico Rettore Remo Morzenti Pellegrini. «In tutte le università italiane – ha detto il Rettore – per la prima volta all’unisono si apre il dibattito su questi temi. Ogni ateneo ha cercato il coinvolgimento delle istituzioni e della politica. Il problema è che non si investe più sul sistema delle università. Dal 2008 abbiamo perso il 14% del personale docente e il 21% del personale tecnico amministrativo registrando complessivamente 2 miliardi di risorse in meno. Riteniamo che investire sulle università possa permettere la ripartenza del nostro Paese. L’Europa pone l’obiettivo di avere laureato il 40% dei giovani entro il 2020, purtroppo non lo raggiungeremo e questo non è un bel segnale per i giovani e il nostro Paese».

In sala Galeotti a Bergamo in via dei Caniana erano presenti il Prefetto Francesca Ferrandino; il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, il Colonnello Vincenzo Tomei e il collega dei carabinieri, il Colonnello Biagio Storniolo; Gianluigi Dettori della Procura di Bergamo; il sindaco di Bergamo Giorgio Gori; il senatore della Lega Nord Giacomo Stucchi, presidente del COPASIR; gli onorevoli del Partito Democratico Antonio Misiani, Beppe Guerini ed Elena Carnevali; il consigliere della regione Lombardia del Movimento Cinque Stelle Dario Violi; i consiglieri regionali del Partito Democratico Mario Barboni e Jacopo Scandella; il consigliere regionale del Nuovo Centrodestra Angelo Capelli; Cristina Bombassei, responsabile Education Confindustria; Giorgio Frigeri, presidente di Ubi e Alessandro Redondi, presidente Atb.

“Per una nuova primavera delle Università”, i politici intervenuti a Bergamo
“Per una nuova primavera delle Università”, i politici intervenuti a Bergamo

L’Università degli Studi di Bergamo ha poi partecipato alla conferenza stampa tenutasi questo pomeriggio presso il Comune di Milano insieme agli altri Atenei della Lombardia, all’incontro è intervenuto Paolo Buonanno, il prorettore delegato alla Ricerca Scientifica dell’ateneo orobico.
«La ricerca – ha detto Buonanno – non sembra essere una priorità per il nostro Paese. I dati più recenti mostrano come l’Italia investa in ricerca solo l’1,2% del PIL, a fronte di una media europea del 2%. Uno dei principali obiettivi della strategia di sviluppo dell’Unione Europea, declinata nel programma Horizon 2020, è l’aumento della spesa per ricerca e sviluppo al 3%. L’anomalia italiana però non è imputabile al solo settore pubblico. Infatti, decomponendo l’1,2% di investimenti in ricerca tra spesa pubblica e spesa privata emerge che lo 0,65% di spesa in R&S è sostenuta dal settore pubblico mentre solo lo 0,55% dal settore privato a fronte di una media OECD (Organizzazione per l’economia, la cooperazione e lo sviluppo) pari all’1,5%».

«Liberiamo gli atenei da “Burocrassic Park”»: è uno dei messaggi lanciati dai rettori lombardi alla conferenza stampa a Milano.

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