C’era un volta il meccanico mago del motore, che solo ascoltando il rumore era in grado di capire cosa non andava. Oggi a chi tocca riparare le automobili non basta più una buona abilità tra gli ingranaggi sotto il cofano delle moderne autovetture: i veicoli Euro 6 oltre ai cilindri e ai pistoni hanno tra le settanta e ottanta centraline. Per le riparazioni serve quindi una nuova figura: il tecnico meccatronico capace anche di destreggiarsi nell’elettronica e nell’informatica. La formazione di queste figure si adegua alle nuove esigenze e a Clusone anche il Patronato San Vincenzo si sta muovendo proprio in questa direzione.
Questa mattina è stato infatti presentato il progetto “Texa Academy” avviato con la nota azienda che fornisce macchinari per la diagnostica dei motori. Dopo i discorsi è stato benedetto e inaugurato anche il nuovo laboratorio destinato proprio a tale scopo.
Alla cerimonia sono intervenuti don Martino Campagnoni e Luigi Bettoli, direttori dell’Associazione Formazione Professionale del Patronato San Vincenzo; don Davide Rota, legale rappresentante del Patronato San Vincenzo; Paolo Olini, primo cittadino di Clusone e Angelo Capelli, consigliere regionale dell’Ncd; Luigi Minen responsabile del progetto Texaedu e Silvia La Placa coordinatrice del progetto di formazione Taxaedu.
«La figura del meccatronico – ha spiegato Luigi Minen – è per certi versi paragonabile a quella di un chirurgo. Per riparare le automobili si leggono dati diagnostici come quelli che hanno a disposizione i medici curanti, è quindi una professione molto precisa dove c’è in gioco la sicurezza di chi occupa le automobili. Oltre a doti tecniche-elettroniche servono una buona padronanza della lingua inglese e capacità informatiche».
Con l’accordo tra il centro di formazione professionale e Texa la scuola ha ottenuto macchinari per la didattica a un prezzo modico e corsi periodici per i propri formatori.