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Dorga non la spunta, la pecora resta a Bratto

Scene da film ieri sera a Bratto. Le bellezze della Presolana questa volta non c’entrano, sulle falde dell’impareggiabile vetta c’è una nuova regina: una pecora, forse un po’ smarrita davanti a tanto trambusto. I momenti memorabili si sono consumati al termine della Pegher Fest, con l’incanto di un salame, di una pancetta e del belante quadrupede in questione.

Giunti alla povera bestiola, specie tanto cara agli abitanti di Bratto, le offerte si sono trasformate in una contesa tra i presenti, alimentata da un pizzico di campanilismo. Quando a rilanciare l’offerta si è fatta avanti una persona di Dorga ecco comparire le ancestrali rivalità.

100, 200 euro, rilancio dopo rilancio, tra le risate dei presenti, la cifra è volata oltre i mille. La tensione nell’aria si è fatta vibrante, come in un duello all’ultima pallottola di un film western, ma alla fine la quota si è fermata a 1250 euro, somma con la quale una cordata di persone (un gruppetto di amici del paese) si è svenata per non cedere l’animale. La pecora, ormai mascotte della parrocchia oltre che della stessa manifestazione è rimasta a Bratto, dove pascola tranquilla nel campo sportivo. «E guai a chi se la mangia -: ha minacciato davanti ai numerosi presenti il dj Tony Tranquillo, guida dell’incanto – . Mai per una pecora si è speso tanto, manco avesse il vello d’oro».

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