Si fa sempre più concreta l’ipotesi caserma dei carabinieri di Clusone presso la sede della Comunità Montana della Valle Seriana. Come preannunciato il sindaco baradello Paolo Olini e il presidente dell’ente sovra comunale Alberto Bigoni giovedì scorso hanno trattato il tema direttamente con il Prefetto a Bergamo.
«L’incontro – spiega Bigoni – ha permesso al sindaco di Clusone di depositare le firme dei primi cittadini della valle Seriana (ndr. 36 su 38, mancano ancora Gandellino e Valbondione) raccolte in favore della proposta secondo la quale sarebbe da porre in valutazione l’ubicazione della caserma (stazione locale e sede della compagnia di Clusone) presso l’attuale sede dell’ente di valle. Si è quindi convenuto di continuare. Sul progetto ora dialogheranno direttamente la Comunità Montana e il Comando Provinciale dei Carabinieri. Nelle prossime ore manderò una lettera al Colonnello Storniolo con la quale chiederò di valutare seriamente con uno studio di fattibilità questa ipotesi. Mi preme ringraziare il sindaco di Clusone che ha messo a disposizione l’ufficio tecnico del comune. Vorrei anche ricordare che si tratta per ora di una fattibilità. Quando avremo un progetto cercheremo le opportune coperture economiche. Ci rincuora il fatto che recentemente il Governo abbia inserito nella legge di Stabilità risorse proprio per le caserme».
Portando la caserma dei carabinieri presso gli spazi di via Sant’Alessandro dovrebbe essere individuata una nuova sede per l’ente sovra comunale (nella quale attualmente lavorano una quindicina di dipendenti). L’amministrazione baradella potrebbe impiegare l’ex tribunale o l’ex palazzina dell’Asl: non dovrebbe pertanto essere in pericolo il mantenimento della sede della Comunità Montana nel capoluogo dell’alta valle Seriana.
«Credo – aggiunge Olini – che siano sotto gli occhi di tutti gli sforzi che stiamo mettendo per cercare di tenere sul territorio la caserma dei carabinieri. Ai sindaci, al Prefetto e al Colonnello va il mio ringraziamento proprio perché hanno compreso questa necessità».
