Vuole essere un grazie corale quello che la Val Gandino si appresta a tributare al luogotenente Giovanni Mattarello. Il comandante della stazione dei carabinieri di Gandino si appresta infatti ad andare in pensione dopo oltre 32 anni di servizio nel territorio delle Cinque terre. Domenica (24 gennaio), sindaci, associazioni e gente comune alle 11,30 si ritroveranno a Gandino, in piazza Vittorio Veneto, per un momento di festa.
Giovanni Mattarello, classe 1959, è originario di Teolo, in provincia di Padova. Nell’Arma dei carabinieri è entrato quando aveva solo 17 anni: ha frequentato la scuola allievi a Chieti per poi prestare servizio nel vicentino. Dopo la Scuola sottoufficiali, nel 1983 è stato assegnato con il grado di vicebrigadiere alla Legione Brescia e in particolare alla caserma carabinieri di Gandino, che ha competenza sui comuni di Gandino, Leffe, Peia, Casnigo e Cazzano Sant’Andrea. Nel 1988 ha quindi assunto il comando della stazione. Nel 2006 gli è stato conferito il grado di luogotenente, grado apicale del ruolo dei marescialli e nel 2008 è stato insignito della Medaglia Mauriziana. In Val Seriana ha guidato, per periodi interinali, anche le caserme di Selvino, Gazzaniga, Ponte Nossa, nonché la Compagnia di Clusone.
«Con la cerimonia di domenica la Val Gandino vuole esprimere il suo grazie di cuore a questa persona che ha saputo svolgere un incarico molto delicato in un modo oltre che professionale, di grande umanità», afferma il sindaco di Gandino Elio Castelli. «Spesso il comandante dei carabinieri diventa anche un confidente: deve vedere valutare un sacco di problemi – prosegue Castelli –. Non è facile trovare equilibrio, ma il luogotenente Mattarello ha saputo coniugare la rigorosità che l’incarico impone a una saggezza che non è da tutti. Questo tutti glielo riconoscono, credo anche i suoi superiori. Merita questa festa di ringraziamento».
L’intervista al sindaco di Gandino:



















