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Crescono i rapporti tra l’Università di Bergamo e il mondo russo

Le sinergie tra l’Università degli Studi di Bergamo e il mondo russo sembrano destinate a crescere. Lo ha affermato il Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo Remo Morzenti Pellegrini a margine dell’inaugurazione della mostra di icone avvenuta ieri pomeriggio a Clusone.

Mentre l’abbraccio di Papa Francesco e del Patriarca Russo Kirill fanno crollare le distanze tra la chiesa romana e quella ortodossa, i rapporti già costruiti negli anni dall’Ateneo proiettano prospettive per ulteriori nuove collaborazioni.

«È una mostra molto bella – commenta Maria Chiara Pesenti, docente di Lingua e Letteratura Russa dell’Università degli Studi di Bergamo –. Spicca la ricchezza dell’oro, ma è molto rispettosa, per via di alcuni pezzi pregevoli, del canone dell’icona russa che è molto preciso e ricco di simbologia. È importante capire i simboli dei colori, del tratto e dell’impostazione del disegno perché l’icona è una finestra sull’infinito, trasmette e permette di guardare oltre ciò che è finito». E proprio a proposito dei rapporti con il mondo russo la docente aggiunge: «Sono sempre più stretti. Crescono sulla base di una conoscenza e reciproca stima. C’è un interesse della Russia per l’Italia maturato negli anni grazie ai rapporti intessuti, relazioni che si approfondiscono e ampliano sia sul fronte umanistico e quindi legato alla lingua e cultura, ma anche per quanto concerne lo sviluppo scientifico e tecnologico che riguarda altre facoltà come ingegneria ed economia. Il mondo russo ha bisogno di verificare con l’Italia i propri metodi didattici e accostare la propria tecnologia per rendere queste rapporti sempre più fruttuosi». Leggi di più sulla mostra. 

Alcuni momenti dell'inaugurazione

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