Le forbici dello Stato sembrano sempre trovare materia prima nei bilanci dei Comuni. Dopo aver visto calare in modo vistoso i trasferimenti (circa un milione e 300 mila euro dal 2002), anche quest’anno Leffe deve fare i conti con i tagli. Grazie ai fondi dell’avanzo, però, l’amministrazione riuscirà a far partire alcuni lavori pubblici. Inoltre, ci sono buone notizie sul fronte dei debiti.
«Il 2016 per il Comune di Leffe è un anno di svolta, nel senso che vanno ad estinguersi alcuni mutui, presto ne seguiranno altri, aperti negli anni Novanta – spiega il sindaco Giuseppe Carrara –. Il bilancio torna quindi a respirare. Gli ultimi sono stati anni di sacrifici e la nostra amministrazione non ha fatto alcun mutuo e sarà ancora così per un paio d’anni. Ma poi finalmente le cose cambieranno».
I debiti si stanno esaurendo, ma i tagli non si fermano. «Anche quest’anno abbiamo avuto la sorpresa di vederci rosicchiati altri 33 mila euro dal Governo – prosegue il primo cittadino –. Noi avevamo previsto in entrata la quota della Tasi che non andiamo a incassare dai cittadini, perché il Governo ha promesso di toglierla, e quindi ci aspettavamo la cifra piena. Invece, abbiamo scoperto questo taglio di 33 mila euro».
Ci sono però buone notizie dal consuntivo, che sarà all’esame del Consiglio comunale il 26 aprile. «Abbiamo un discreto avanzo – afferma Carrara –. Fortunatamente quest’anno ci è concesso di spenderne una quota perché il patto di stabilità viene meno. Utilizzeremo circa 200 mila euro per rifare i tetti di Palazzo Mosconi e del palazzo comunale. Abbiamo anche intenzione di sostituire la caldaia delle scuole elementari e provvedere ad alcune manutenzioni ormai diventate necessarie».