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Albino, nelle tende a scuola di Protezione civile

Tre giorni in tenda, ma non in campeggio. Nel cortile della scuola. A imparare cos’è la Protezione civile. I ragazzi della scuola paritaria Sant’Anna di Albino hanno potuto così sperimentare un’emergenza, capire come si vive da sfollati e toccare con mano quant’è prezioso il contributo dei volontari.

L’esperienza è iniziata giovedì e si è conclusa ieri (sabato 17 settembre). Tre giornate intense, nell’ambito del progetto «A scuola di protezione civile», messo in campo dall’istituto con diverse associazioni del territorio. Una cinquantina i volontari coinvolti. Assieme a loro, settanta ragazzi della scuola secondaria di primo grado con i loro insegnanti.

«È stato un vero e proprio campo – osserva Vincenzo Ciceri, presidente del Gruppo ecologico Val Seriana Albino (Gevs) -. Tutto è partito da un’iniziativa della Pvc (Protezione volontaria civile) di Alzano, che ci ha coinvolti. L’obiettivo era anzitutto sensibilizzare i ragazzi su quelli che sono i rischi presenti sul nostro territorio. Inoltre, avvicinarli al volontariato in vista di quando saranno adulti».

L'ingresso della scuola Sant'Anna
L’ingresso della scuola Sant’Anna

I ragazzi sono stati portati subito a contatto con un’emergenza: «Abbiamo simulato una scossa di terremoto che ha fatto scattare l’evacuazione della scuola – spiega Ciceri -. I ragazzi sono stati evacuati seguendo il piano di emergenza della scuola, in seguito sono stati accolti dalla Protezione civile e abbiamo iniziato a dare informazioni sulle nostre attività. Inoltre, le unità cinofile hanno simulato la ricerca di persone disperse all’interno della scuola. Grazie all’intervento della Croce rossa, è stato mostrato il soccorso e il salvataggio di questi feriti che son stati ritrovati. Le attività del campo sono continuate con l’allestimento delle tende».

Le tende nel cortile
Le tende nel cortile

Tutto come se il terremoto fosse vero, ma cogliendo anche l’occasione per dare informazioni su altri tipi di emergenza, come gli incendi boschivi. Oltre a Pvc e Gevs, sono intervenuti anche il Gruppo di Protezione civile antincendio boschivo Parco del Brembo, l’Associazione radioamatori italiani di Bergamo, le Unità cinofile dell’Associazione nazionale Carabinieri, la Croce Rossa di Alzano, il Corpo forestale dello Stato. «È stata un’iniziativa pilota, speriamo possa essere replicata anche in altre scuole», conclude Ciceri.

Presente anche l'unità mobile dei radioamatori
Presente anche l’unità mobile dei radioamatori

Anche la preside della Scuola Sant’Anna, Giuliana Lanzi, ha vissuto questa tre giorni in mezzo a ragazzi e volontari. «Abbiamo incontrato la Protezione civile l’anno scorso per gestire un’attività nella scuola primaria – spiega -. Mi è piaciuto molto il contributo dei volontari, ma soprattutto il messaggio che erano riusciti a dare ai bambini. Un messaggio di solidarietà, di aiuto reciproco, di impegno».

È nata così l’esperienza appena conclusa: «Ci siamo incontrati e siamo stati d’accordo nel creare un progetto per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado. Un progetto in cui potessero sperimentare cosa significa entrare in un clima di emergenza e dare una mano pratica, ma anche di sensibilità, di cuore, come fanno i volontari». Sembra proprio che l’obiettivo sia stato centrato.

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