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Renzi rottama Equitalia, ma non tutti sono contenti

In tanti devono aver tirato un sospiro di sollievo alla notizia della chiusura di Equitalia, annunciata dal presidente del Consiglio Matteo Renzi. Ma la rottamazione della società incaricata di riscuotere i tributi non a tutti pare una bella idea.

«Quello che si prospetta è un maxi condono in spregio ai contribuenti onesti», sostiene la segreteria della First Cisl di Bergamo. Secondo la categoria di bancari e assicurativi, infatti,  «il governo starebbe lavorando alla contestuale cancellazione di ogni sanzione, interesse e commissione dovuta dai contribuenti che non hanno versato allo Stato o alle Amministrazioni Locali le imposte o tasse dovute».

Sempre secondo il sindacato, sarebbe in arrivo «un condono stimato in 4 miliardi, un regalo a spese dei contribuenti onesti che hanno sempre pagato tasse e imposte alla scadenza. Eppure, nel solo 2015, con 90 dipendenti su 5 filiali, gli agenti Equitalia hanno recuperato oltre 140 milioni di euro di tasse o multe non pagate per conto di enti pubblici della provincia di Bergamo. In Lombardia, sempre nel 2015, la raccolta ha superato la quota di 1,8 miliardi di euro. Soldi pubblici che tornano a enti pubblici».

«Non si hanno dati – prosegue la nota della First – sull’incidenza nella raccolta di quanto sia frutto di “vessazioni” nei confronti di “morosi incolpevoli” e quanto a danno dei soliti “furbetti”. Ma, è il senso della protesta dei dipendenti Equitalia, gli incarichi, le modalità e le cartelle da esigere venivano conferiti dal Governo, dall’Agenzia delle Entrate e dagli enti Pubblici territoriali, per i quali le filiali lavorano».

Il sindacato aggiunge che «qualora si volesse ricercare una responsabilità per scelte di gestione della riscossione oggi ritenute sbagliate, questa non potrà essere addebitata alle lavoratrici ed ai lavoratori di Equitalia, ma eventualmente ai vertici aziendali e al Governo. I dipendenti rivendicano il diritto di essere riconosciuti come lavoratrici e lavoratori che con serietà, professionalità e correttezza rendono un servizio allo Stato e quindi a tutti i cittadini nel rispetto delle leggi».

Intanto, la categoria, dopo che si è vista annullare uno sciopero nazionale dalla commissione di garanzia, continua l’agitazione. «Lo sciopero – avvisa First Cisl – verrà nuovamente indetto non appena espletata la procedura necessaria. Nel frattempo saranno calendarizzate assemblee in tutti i luoghi di lavoro, mentre è stato chiesto un incontro urgente con referenti del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali».

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