Sabato 19 novembre si spalancano le porte del Vest. «Questo è il nostro primo open day per quest’anno – afferma il coordinatore didattico Stefano Nembrini -. Sarà un’occasione di incontro e convivenza per prima cosa per la scuola stessa; un momento di presentazione della scuola al territorio in cui proveremo a raccontare la nostra realtà per quello che è attraverso l’esempio di docenti, alunni e genitori».
La presentazione della scuola è alle ore 15, poi gli esempi didattici, una visita ai locali e attività di laboratorio con protagonisti i ragazzi stessi.
«Viviamo un momento di crescita – continua – in terza abbiamo 15 alunni, ma in prima ve ne sono 25 ragazzi e questo credo che possa testimoniare la fame e sete di educazione oltre che indicare quanto il tema educativo sia urgente per i genitori».
«La ragione per cui i genitori sono soddisfatti – aggiunge – è che vedono i figli contenti di alzarsi al mattino, lavorare duramente ed essere appagati in questo lavoro. La grande sfida è che in questi tre anni si affermi la curiosità dei ragazzi, la ragione si spalanchi, la passione possa crescere e l’io fiorire sempre di più in un lavoro duro e sistematico e in un incontro coinvolgente con le materie».
La scuola ha saputo coinvolgere anche i genitori. «L’esperienza di rapporto con i genitori è tra le più significative di questi anni – conclude -, al punto che mi sorprende il fatto che quando il primo gruppo ha terminato il triennio ha deciso, un paio di anni fa, di costituire l’associazione Adsum a sostegno della scuola e composta da genitori che non hanno più iscritti da noi, ma hanno voluto restare in rapporto con la scuola tanto da volerla sostenere e promuovere ancora. La possibilità di vivere un’alleanza educativa tra adulti in cammino rende l’esperienza del Vest molto importante».