«Finalmente», sospira il sindaco di Ardesio Yvan Caccia. Dopo quattro mesi dal cedimento che si è portato via un pezzo di tornante sulla strada per Bani, finalmente i lavori di messa in sicurezza sono partiti.
Si è arrivati fino a novembre, sottolinea Caccia, per colpa della nuova legge sugli appalti. «La normativa di aprile ha stravolto la metodologia di assegnazione dei lavori nella pubblica amministrazione – spiega – . Abbiamo dovuto ricostruire i modelli di bando da zero. L’ufficio tecnico ha lavorato tutta l’estate per questo. Ora, dopo l’espletamento delle procedure, siamo riusciti a partire».
Il cedimento del muro di sostegno della strada si era verificato a metà luglio, in seguito alle forti piogge di quei giorni. In un primo tempo la strada per Bani era stata chiusa e per raggiungere la frazione bisognava passare da Novazza di Valgoglio. Poi la riapertura, ma con alcune limitazioni: il tratto interessato si poteva percorrere solo a senso unico alternato, di giorno, a 30 all’ora, e non con mezzi pesanti.
I lavori, per un importo complessivo di 70 mila euro, permetteranno di muoversi nuovamente in sicurezza sulla strada . «In questi giorni è stata gettata la base del muro che dovrà sostenere gran parte del tornante franato – spiega ancora il sindaco -. C’è una certa preoccupazione sulla parte di muratura vecchia che completa il tornante, per cui si sta lavorando con una certa apprensione. Però la ditta ci assicura che i tempi saranno rispettati».
La fine lavori è prevista per il 30 novembre. «Devo chiedere ancora un po’ di pazienza agli abitanti dei Bani e ai frequentatori della località per permettere all’impresa di lavorare in assoluta sicurezza. Gran parte del materiale trovato sotto la strada, infatti, è di riporto e non stabile. Invito quindi curiosi e abitanti a non insistere a voler passare durante il giorno nelle ore di lavoro».
La strada è chiusa da lunedì a venerdì dalle 8 alle 17, il sabato dalle 8 alle 17 in relazione alle esigenze di cantiere.