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Richiedenti asilo, nuovo esposto di Semperboni

Nuovo esposto in merito alla nutrita presenza di richiedenti asilo nel Comune di Valbondione. L’arrivo di altri 35 migranti pochi giorni fa a Gavazzo ha spinto Walter Semperboni, residente a Lizzola e candidato sindaco alle ultime amministrative, a recarsi di nuovo alla caserma dei carabinieri di Ardesio, come già aveva fatto a inizio febbraio.

«Sono a richiedere a chi di competenza risposte sui continui “sbarchi” in quel di Valbondione, visto che dal mio ultimo esposto del 2 febbraio 2017, depositato e protocollato in questa caserma carabinieri, nulla è cambiato, nessuno ha evaso alla mia domanda di chiarimenti», si legge nel nuovo esposto.

Da tempo Semperboni sostiene che i richiedenti asilo ospitati in paese siano troppi in rapporto al numero di abitanti. Nell’esposto sottolinea come a suo parere la situazione «sia notevolmente peggiorata sino all’arrivo di nuovi profughi, ben 35, nell’abitato di Gavazzo che conta solamente una ventina di persone residenti». Ricordiamo che a Lizzola sono ospitati altri 50 migranti.

Semperboni sottolinea di aver presentato questo nuovo esposto «per verificare che la situazione attuale non sia in contrasto con la normativa vigente, che sulla base di un accordo raggiunto a fine 2016 da Anci (Associazione nazionale comuni italiani, ndr) e Viminale prevede l’accoglienza su base volontaria di un massimo di 2,5 migranti ogni 1000 abitanti. Accordo che se rispettato ridurrebbe sensibilmente la presenza di immigrati nel numero di tre unità». Gli abitanti di Valbondione sono infatti poco più di mille.

Commentando questa sua iniziativa, Walter Semperboni sottolinea di aver fatto presente all’Amministrazione comunale che «se fossero arrivati altri immigrati era cosa buona ospitarli in strutture comunali per poi usare gli introiti a favore della comunità». Ora i richiedenti asilo sono infatti accolti in strutture private.  

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