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Piario, un ospedale da difendere

Si torna a parlare dell’Ospedale di Piario. Scampato, come sembra, il pericolo chiusura del punto nascita, venerdì (19 maggio) a Clusone un nuovo incontro pubblico mette al centro il “Locatelli”.

Questa volta la serata è organizzata da un nutrito gruppo di liste civiche, insieme al Partito democratico della Valle Seriana, Sinistra italiana e la Cgil di Bergamo. Il titolo: “Piario. Sanità. Montagna. Un ospedale da difendere”. «L’incontro sarà soprattutto incentrato sull’analisi di quella che è la situazione attuale sul territorio – spiega Vera Pedrana, consigliere comunale a Villa d’Ogna -. Partiremo dall’analisi dei dati, rilevando i punti di forza, le debolezze e le criticità. In seguito, anche con l’aiuto di alcuni medici, ci concentreremo su quelle che possono essere le necessità e le risorse di un ospedale di montagna».

Oltre a Vera Pedrana, durante la serata interverranno Claudio Crescini (ginecologo e vicesegretario nazionale Associazione nazionale ginecologi e ostetrici), Manuel Gnecchi (pediatra di famiglia, già pediatra all’Ospedale di Clusone per 12 anni, segretario provinciale del sindacato Medici pediatri) e Orazio Amboni (responsabile welfare della Cgil Bergamo). L’incontro sarà moderato da Gino Gelmi.

«Riteniamo che un ospedale di montagna come quello di Piario sia un presidio importante per il territorio – sottolinea Vera Pedrana -. Un presidio che va mantenuto, ma attorno al quale va costruita una strategia di lungo periodo. Siamo convinti che la montagna debba avere servizi di pari qualità alle aree urbane, per mantenere il tessuto sociale e incentivare le persone a restare sul territorio. Vogliamo quindi costruire con i cittadini un percorso condiviso per l’ospedale, solo in questo modo si potrà essere anche incisivi dove poi vengono prese le decisioni».

L’appuntamento, venerdì, è per le 20,45 all’auditorium della scuola primaria di Clusone.

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