Si sono conclusi oggi a Clusone gli stati generali della montagna, organizzati dalla Provincia di Bergamo in collaborazione con le cinque Comunità montane e il Cai per parlare dei problemi della gente che vive in montagna e definire un’agenda strategica da condividere.
L’ultimo incontro è servito anche per tracciare un bilancio dell’iniziativa. Il presidente della provincia di Bergamo Matteo Rossi parla di scommessa vinta. «Quando nei mesi scorsi abbiamo pensato a questa idea – osserva Rossi – c’era un po’ di scetticismo, ma se guardiamo il numero di realtà coinvolte e di persone che hanno fatto propri questi Stati generali possiamo dire che la scommessa della partecipazione è stata vinta».
Rossi parla anche di una fase due. «Nei prossimi mesi lavoreremo per condensare i contenuti di questi appuntamenti in un libro bianco per la montagna – spiega -. A partire da novembre, poi, ai cittadini e ai candidati delle elezioni che ci saranno in primavera chiederemo di sottoscriverlo. Questo per stringere un patto sulle politiche della montagna. E a me piacerebbe chiedere al presidente del Cai Paolo Valoti, come rappresentate della società civile, di presiedere un osservatorio permanente della montagna bergamasca. Un organismo che avrà il compito di stimolare e controllare che chi avrà firmato quegli impegni li porti avanti».
Valoti, dal canto suo, in questi giorni è concentrato sull’Abbraccio della Presolana, che andrà in scena domenica 9 luglio. «Abbiamo superato le 2850 iscrizioni e oltre 20 mila euro di risorse raccolte, destinate a una forma di valorizzazione della montagna come quella di ridurre le barriere architettoniche del rifugio Malga Cassinelli. Tutto per una fruizione della montagna la più ampia e la più inclusiva possibile».
A Clusone la Cordata della Presolana è diventata anche tema di discussione, visto che si parlava di turismo in montagna. Diversi gli esperti che si sono confrontati sull’argomento.
Nel video le interviste a Matteo Rossi e Paolo Valoti: