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Rifiuti, Albino vince il primo round al Tar

Albino

Il Comune di Albino vince il primo round al Tar sulla questione rifiuti. I giudici del Tribunale amministrativo di Brescia hanno infatti respinto la domanda cautelare di sospensione della procedura che ha portato ad affidare il servizio di raccolta e smaltimento alla Servizi comunali spa. Il ricorso era stato presentato da quattro operatori.

In pratica, veniva soprattutto contestato l’affidamento diretto alla società senza passare attraverso una gara. «A fine aprile, in Consiglio comunale, abbiamo deliberato l’affidamento del servizio raccolta rifiuti e spazzamento strade “in house”, cioè a una società interamente pubblica di cui il Comune di Albino detiene delle quote», spiega il sindaco Fabio Terzi.

Gli operatori, però, hanno fatto ricorso chiedendo l’annullamento della delibera (e anche di altre due, di Consiglio e di Giunta, «per quanto occorra»). È stata chiesta anche la sospensione dell’efficacia. Ma con un’ordinanza il Tar ha respinto la domanda cautelare. «Io direi che i giudici hanno fatto ben di più – prosegue il sindaco -. Motivando il respingimento della sospensiva, sono entrati nel merito avanzando anche alcuni rilievi. In sostanza, è emerso che l’affidamento in house è una procedura non eccezionale, ma ordinaria per un Comune. Ci sono riferimenti ad altre sentenze del Tar e del Consiglio di Stato».

Nell’ordinanza i giudici si soffermano anche su alcuni dati di natura economica. Ad esempio, rilevano che «per Servizi comunali, il costo medio per abitante per il 2016 risultava pari a 57,09 €, mentre il costo medio nella Provincia di Bergamo era pari a 102,50 € (98,83 € per la zona omogenea della Val Seriana); che, in ogni caso, si è affermato (sentenza Sezione II – 15/3/2016 n. 1034) che una modesta differenza sui costi complessivi non interferisce sulla bontà complessiva dell’opzione per il modello in house, poiché quest’ultimo deve obbedire a canoni di economicità, e tuttavia si differenzia dal sistema della gara pubblica, per cui anche un prezzo complessivamente (e moderatamente) superiore non compromette (necessariamente) gli obiettivi di interesse pubblico perseguiti dall’amministrazione».

Nei prossimi mesi il Tar si pronuncerà di nuovo con l’udienza di merito. L’Amministrazione, nel frattempo, continuerà con il percorso intrapreso. «Con questa ordinanza che respinge la sospensiva procederemo ad affidare al nuovo gestore il servizio», conclude il sindaco.

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