C’è una richiesta di patteggiamento a due anni, con pena sospesa, per la professoressa quarantenne arrestata a giugno in Bergamasca. L’accusa che ha fatto scattare il provvedimento è stata di atti sessuali con un minorenne sotto i 14 anni, suo alunno.
Dopo una segnalazione giunta alla Procura, alla Polizia erano bastati pochi giorni d’indagine per raccogliere elementi certi del rapporto tra i due. Gli incontri avvenivano sull’auto dell’insegnante. La donna è stata subito posta agli arresti domiciliari per atti sessuali con minorenne, un reato che prevede una condanna da 5 a 10 anni.
Considerate le ammissioni della professoressa e il suo pentimento nei confronti dei familiari del quattordicenne – e forse anche per evitare al ragazzo il travaglio di un processo – le parti si sono accordate per un patteggiamento a due anni con pena sospesa. Sarà ora il giudice a decidere se la richiesta è consona.
Nel frattempo, la professoressa ha versato alla famiglia del ragazzo cinquemila euro, non come risarcimento, ma come una sorta di atto di buona volontà. La donna ha inoltre scritto una lettera di scuse.