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Con Bergamoscienza una “pendoloteca” al Fantoni

Il funzionamento del pendolo e le applicazioni nella vita di tutti i giorni delle leggi della fisica che ne caratterizzano il movimento: è quanto si può apprendere con il laboratorio sviluppato al Fantoni di Clusone in occasione di Bergamoscienza.

Presso l’ex chiesa del seminario, i ragazzi di quarta e quinta (in totale un centinaio) sono impegnati con il laboratorio “Guarda come dondolo”. «Il pendolo è lo strumento più semplice che si può trovare in un laboratorio di fisica – spiega l’insegnante di Matematica e Fisica Lidia Moioli – si presta a tantissime esperienze. Abbiamo riprodotto in scala ridotta un pendolo di Foucault e altri scenari riconducibili al suo movimento. Il nostro formatore di Bergamoscienza Marco Testa ha definito la nostra come una “pendoloteca”, un’esposizione di pendoli dove uno alla fine dovrebbe portare a casa quelle che sono le proprietà fondamentali».

Da sabato i ragazzi del Fantoni sono passati dall’altra parte delle cattedra spiegando quanto hanno imparato a loro volta agli alunni delle elementari e medie. Insieme agli studenti anche i docenti che a vario titolo sono stati coinvolti nell’iniziativa (insieme al personale che ha dato un contributo importante nella realizzazione delle strutture).

«Come sempre – continua Moioli – è un tentativo per fare scuola in un modo un po’ diverso, per sperimentare una didattica laboratoriale. Non ci preme soltanto stupire. I ragazzi vorrebbero sempre mostrare cose divertenti e straordinarie, ma resta un laboratorio di scienza, chi entra deve comunque imparare qualcosa e il primo risultato per noi è che i nostri ragazzi apprendano. Per questo scegliamo un argomento che andrebbe trattato in classe e lo sviluppiamo così».

Nei pomeriggi di sabato 13 e 20 ottobre il laboratorio sarà aperto al pubblico (ore 14.30-16).

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