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Ad Albino uno dei protagonisti della cultura italiana

Doveva essere l’ultimo incontro, ma probabilmente non lo sarà. Ce ne sono altri due da recuperare per chiudere il programma dell’edizione numero 11 di “Presente Prossimo”, il festival degli scrittori della Provincia bergamasca.

In attesa di conoscere le date in cui i lettori potranno incontrare l’ex direttore di Repubblica Ezio Mauro e il vincitore del premio Bagutta 2019 Marco Balzano, ad Albino arriva Roberto Cotroneo. Un appuntamento da gran finale vista la caratura dell’ospite: giornalista, scrittore e fotografo.

Nato ad Alessandria, Cotroneo comincia la sua carriera come giornalista de L’espresso, per cui dirigerà per dieci anni le pagine culturali, firmando la rubrica All’Indice. Rubrica che presterà il nome al suo primo libro di saggistica uscito nel 1991, sulla cultura degli anni Ottanta. Cotroneo diventa presto uno dei protagonisti della vita culturale italiana: editorialista per Panorama, per l’Unità e collaboratore per la pagina domenicale de Il Sole 24 Ore firmando le sue recensioni con lo pseudonimo Mamurio Lancillotto, il vicario criminale che processò nel Seicento la Monaca di Monza. Ha curato su Sette, il settimanale del Corriere della Sera, la rubrica Blowin’ in the Web.

Appassionato di musica e di letteratura, scrive due saggi in forma di lettera al figlio: il primo, del 1994, Se una mattina d’estate un bambino, sull’amore per i libri; il secondo, del 2003, Chiedimi chi erano i Beatles, sull’amore per la musica. Il suo primo romanzo è del 1995, Presto con fuoco, finalista al Premio Campiello 1996, una storia che ruota attorno alla musica. Nel 1997 esce, sempre per Mondadori, Otranto, romanzo dedicato al Salento. Del 1999 è L’età perfetta, Rizzoli, con il quale vince il Premio Fenice-Europa. Ancora con Mondadori pubblica: nel 2002 Per un attimo immenso ho dimenticato il mio nome; nel 2006 Questo amore; nel 2008 Il vento dell’odio, romanzo sul terrorismo; nel 2011 E nemmeno un rimpianto. Il segreto di Chet Baker, sul celebre jazzista.

Negli ultimi anni ha coltivato la passione per la fotografia e ne è nato un libro fotografico che è stato esposto alla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma, oltre che un saggio sul modo in cui le immagini influenzano le nostre vite e sul narcisismo dei selfie, Lo sguardo rovesciato (Utet 2015). Per Metamorfosi ha pubblicato diverse raccolte di poesie, mentre del 2009 è la raccolta di racconti Adagio infinito e altri racconti sospesi (Aliberti Editore). Il suo ultimo romanzo è uscito nel 2018 dopo cinque anni di lavoro: Niente di personale (La Nave di Teseo), in cui racconta le sue radici familiari e l’Italia degli ultimi trent’anni, come un bacino di cultura ormai perduto.

Roberto Cotroneo sarà protagonista sabato 9 marzo, alle 18, all’auditorium Benvenuto e Mario Cuminetti di Albino (via A. Moro 2/4).

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