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Nuove regole per gli Infopoint della Lombardia

La Giunta regionale della Lombardia, su proposta dell’assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda Lara Magoni, ha approvato la delibera riguardante i criteri per l’istituzione degli Infopoint e lo svolgimento delle attività della rete regionale di accoglienza turistica.

INCONTRO ALLE ESIGENZE – «Una misura che va incontro alla necessita’ di rendere sempre più omogenea la rete degli Infopoint su tutto il territorio – spiega l’assessore Magoni -, con l’obiettivo di fornire un servizio sempre più efficiente e in grado di recepire le peculiarità di ogni singola realtà locale».

PROVVEDIMENTO ATTUALIZZATO – «A distanza di tre anni dal precedente provvedimento, che aveva l’obiettivo di fissare i parametri per rendere diffuso sul territorio un elemento di qualità e armonizzazione nell’accoglienza turistica, – prosegue l’assessore Magoni – oggi, anche a seguito dell’ascolto dei territori e alla luce dell’esperienza maturata, possiamo introdurre delle modifiche che attualizzano il provvedimento. L’obiettivo rimane sempre rendere disponibile ai turisti e ai visitatori un servizio informativo all’avanguardia».

Tra le modifiche principali rispetto alla normativa del 2016 c’è quella che riguarda gli orari di apertura, che saranno rimodulati a seconda della tipologia di struttura per rispondere in modo più flessibile alla realtà turistica territoriale.

In particolare:

– gli Infopoint Standard dovranno assicurare un’apertura al pubblico per non meno di 40 ore liberamente distribuibili nel corso della settimana;

– gli Infopoint Gate e Flagship garantiranno un’apertura al pubblico per non meno di 56 ore liberamente distribuibili nel corso della settimana;

– gli Infopoint Diffusi dovranno essere aperti al pubblico per non meno di 30 ore liberamente distribuibili nel corso della settimana.

Non solo: il personale addetto dovrà essere adeguato ai flussi turistici, ma senza stabilire a priori una presenza numerica predefinita, lasciando discrezionalità alla destinazione di contemperare qualità del servizio e ricorse (nell’attuale disciplina, invece, e’ obbligatoria la presenza contemporanea di almeno due addetti).

Inoltre, vengono semplificate le procedure di revoca del riconoscimento agli Infopoint, per poter agire con incisività

laddove non siano rispettati i requisiti richiesti dalla normativa vigente.

VOCAZIONE TURISTICA – «La Lombardia – aggiunge Lara Magoni – è una regione vocata al turismo e gli Infopoint rappresentano il biglietto da visita ideale per il turista che arriva nella nostra regione, la porta di ingresso principale in una terra che, dai laghi alle montagne, dalle città d’arte sino alle sue prelibatezze enogastronomiche, rappresenta un patrimonio culturale e paesaggistico di inestimabile valore. In tal senso, accogliere i visitatori nazionali e internazionali con un servizio professionale, efficiente e in grado di fornire tutte le informazioni richieste, deve essere un valore aggiunto per chi, come noi lombardi, vogliamo diventare la prima meta turistica d’Italia».

I NUMERI – Attualmente gli infopoint riconosciuti in Lombardia sono 92, di cui 87 Standard, 2 Flagship, 1 Gate e 2 diffusi.

GLI INFOPOINT – Gli Infopoint standard sono strutture permanenti a carattere annuale o stagionale con una apertura minima di 3 mesi e massima di 8 mesi anche non consecutivi; gli Infopoint gate sono localizzati negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie, presso le infrastrutture stradali e autostradali che intercettano flussi turistici rilevanti.

Gli Infopoint flagship sono strutture emblematiche localizzate nelle destinazioni caratterizzate da flussi turistici consistenti; infine, gli Infopoint diffusi integrano la rete delle strutture precedenti, per garantire la massima copertura territoriale del servizio turistico e possono avere carattere permanente o temporaneo.

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