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Festa della donna, una proposta per i Comuni della Val Seriana

Anche se il Coronavirus assorbe gran parte della nostra attenzione, non dobbiamo dimenticare che domani è pur sempre l’8 marzo, festa della donna. Per sottolineare la ricorrenza, il gruppo 600 Sardine Valseriana ha deciso di proporre un’iniziativa a tutti i Comuni del territorio.

L’obiettivo è sensibilizzare le nuove generazioni sul tema della parità di genere. «La maggior parte delle conquiste al femminile in Italia hanno avuto luogo solo negli ultimi 75 anni – sottolineano le “Sardine” -. Con questo progetto vorremmo mettere in evidenza come all’interno di una famiglia possano coesistere figure femminili che hanno dovuto affrontare limitazioni che oggi vengono date per scontate dalle nuove generazioni. Abbiamo proposto alle amministrazioni di utilizzare i pannelli informativi luminosi che tutti i Comuni hanno a disposizione, per creare una serie di slide con messaggi che portino all’attenzione della cittadinanza che, anche nella nostra “società evoluta”, certe libertà e conquiste in realtà risalgono a pochi anni fa».

Questi i messaggi proposti:

Tua nonna non poteva votare, tu sì! Nel 1946 il primo voto di una donna in Italia.

Tua mamma non poteva diventare magistrata, tu sì! Nel 1963 viene concesso alle donne l’accesso alle professioni pubbliche. 

Tua mamma poteva perdere il lavoro perché incinta, tu no! Nel 1963 viene cancellata la legge che consentiva il licenziamento per matrimonio o maternità. 

Tua sorella maggiore non poteva arruolarsi nelle forze armate, tu sì! Nel 1999 le forze armate aprono le porte alle donne. 

Tua mamma non poteva sposare chi voleva, tu sì! Nel 1981 viene abrogato l’istituto del matrimonio riparatore. 

Tua sorella maggiore non poteva denunciare un molestatore, tu sì! Dal 2013 chi maltratta una donna viene obbligatoriamente arrestato. 

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