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I Consulenti del lavoro: «Inaccettabili le accuse dei sindacati»

I Consulenti del Lavoro di Bergamo rispondono ai sindacati. In una nota dei giorni scorsi a proposito dei trattamenti economici per i lavoratori dell’artigianato in questo momento di emergenza, Cgil, Cisl e Uil hanno sostenuto che «14.000 sono in attesa di essere liquidati a causa della mancata o incompleta rendicontazione dell’utilizzo della sospensione dal lavoro da parte di aziende e consulenti relativamente al mese di marzo».

I Consulenti del Lavoro di Bergamo si dicono «profondamente indignati da tale affermazione» e «la respingono con forza in quanto non corrispondente alla realtà». In un comunicato affermano che «tutti i consulenti del lavoro hanno sempre operato e stanno operando con grande puntualità e correttezza. Tuttavia, le inefficienze dei software predisposti dalla pubblica amministrazione per le richieste delle integrazioni salariali stanno rallentando il pagamento delle prestazioni ai lavoratori. Tale circostanza è già stata più volte denunciata dal nostro Consiglio nazionale al Governo e all’Inps. In questo delicato frangente sarebbe opportuno che si abbandonassero dichiarazioni puramente propagandistiche. Proprio il 1° maggio il Ministro del Lavoro Catalfo ha ringraziato, tra gli altri, anche i Consulenti del lavoro per il ruolo svolto a favore del Paese».

«Non vogliamo sicuramente alimentare inutili polemiche in questo periodo di grandi difficoltà per l’intero Paese e per il territorio di Bergamo in particolare – afferma Marcello Razzino, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Bergamo -, ma non possiamo lasciare passare dichiarazioni che vanno a denigrare il grandissimo lavoro svolto dai Consulenti del Lavoro in questo periodo. Sin dall’inizio dell’emergenza i Consulenti del lavoro si sono a messi a disposizioni delle proprie Aziende e dei loro dipendenti, lavorando a qualsiasi orario e in qualsiasi giorno della settimana, per poter garantire, nel più breve tempo possibile, tutte quelle assistenze e quegli ammortizzatori sociali messi in campo da Governo».

«Numerose sono le difficoltà tecniche e burocratiche che stiamo affrontando quotidianamente e che spesso costringono i colleghi a lavorare la notte, perché i sistemi durante il giorno sono ingolfati – aggiunge Claudio Suardi, presidente provinciale dell’Associazione nazionale Consulenti del Lavoro di Bergamo -. Anche il 1° maggio molti colleghi e i loro collaboratori sono stati al lavoro per elaborare i prospetti paga dei lavoratori, gestire le casse integrazioni e inviare le rendicontazioni ai fondi. Sin dall’inizio abbiamo evidenziato come non si potesse affrontare una situazione straordinaria con strumenti ordinari e, per lo spirito collaborativo che ci contraddistingue, abbiamo avviato riflessioni e proposto suggerimenti per trovare soluzioni adatte alle complessità dell’emergenza. Così continueremo a fare, anche se a qualcuno le verità scomode fanno male. Noi agiamo sempre responsabilmente il nostro ruolo senza mai attaccare nessuno e al contrario vogliamo essere corretti, professionali e propositivi».

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