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La musica di Suoni in Estate per ricordare le vittime del Covid-19

Riparte anche il mondo della musica e in Val Seriana quest’estate si terrà la quinta edizione di Suoni in Estate. L’edizione 2020 sarà all’insegna del ricordo delle vittime del Covid-19. “Suoni in estate tornerà in sicurezza, in modo contingentato nelle nostre amate valli”: afferma il direttore artistico Alessandro Valoti.  

Il primo appuntamento sarà online, ed è in programma dopo domani (sabato 4 luglio, alle 20,45, direttamente dalla pagina Facebook di Suoni in Estate), quando sarà pubblicato un video creato in memoria delle vittime del Coronavirus. “Partiremo da Cene con un viaggio immaginario con i miei compagni del Quintetto Orobie – continua Valoti -. Con due storici dell’arte spiegheremo due grandi opere presenti a Cene. Al Museo Caffi di Bergamo prenderemo in esame le grandi scoperte effettuate a Cene e infine scopriremo alcuni progetti di valorizzazione attivati con Promoserio”.

La rassegna non sarà solo online. “Ci saranno concerti dal vivo – prosegue Valoti -. Domenica 5 luglio, nel pomeriggio alle 17.30 al Santuario del Perello ad Algua. Lunedì 6 luglio a Villa di Serio (presso la biblioteca alle ore 20.45). Martedì 7 luglio un evento online alle ore 14. Mercoledì 8 luglio a Poschiavo in Svizzera (20.30, chiesa collegiata di San Vittore Mauro). Domenica 12 luglio a Nembro al Modernissimo alle 20.45. Il 15 luglio saremo a Ponte di Legno (Vezza d’Oglio, Località Tacù in Val Paghera alle 16.30). Saremo anche ad Ardez in occasione del gemellaggio con Ardesio”.

I PROGRAMMI DEI CONCERTI

“1 genio x 5: l’Italia all’Opera” è un progetto ideato dal Quintetto di Fiati “Orobie” per omaggiare il melodramma italiano. Nasce dall’idea di diffondere il bel canto attraverso sofisticate sonorità strumentali affidate a Fantasie d’Opera con un ricercato Programma musicale articolato attraverso Arie, Duetti e Intermezzi strumentali tratti dal miglior repertorio operistico dei compositori dell’800 italiano: Gioacchino Rossini, Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini.

Programma:
Giulio Briccialdi
Potpourri Fantastico sul Barbiere di Siviglia di Rossini
Luciano Feliciani
Fantasia d’Opera sui temi di Vincenzo Bellini
Pier Angelo Pelucchi
Fantasia sui temi di Gaetano Donizetti
Maria Giovannini
Omaggio a Verdi – Fantasia d’Opera
Michele Mangani
Omaggio a Tosca- Fantasia d’Opera
Protagonisti:
Quintetto di Fiati “Orobie”
Pierandrea Bonfadini, Flauto – Marino Bedetti, Oboe – Fabio Ghidotti, Clarinetto
Alessandro Valoti, Corno – Oscar Locatelli, Fagotto
Durata:
55 minuti circa

La fiaba musicale per bambini di Sergej Prokofiev “Pierino e il Lupo” fu composta nel 1935, in modo del tutto fortuito: mentre l’autore si trovava con i due figli al ‘Teatro per Ragazzi’ di Mosca, ad assistere ad uno spettacolo di Puskin, la direttrice del teatro, Natalia Satz, lo riconobbe e gli chiese di comporre una favola musicale per il suo particolarissimo pubblico. Prokofiev raccolse subito l’idea e, dopo pochi giorni, si ripresentò al cospetto della Satz con musica e testo pronti. Nacque così “Pierino e il Lupo”, una delle favole rese in musica più celebri ancor oggi. La vicenda in se non ha nulla di eccezionale: Pierino è il piccolo eroe; e come tutti gli eroi si trova a contatto con amici (il Gatto, l’Uccellino, l’Anatra), alleati fedeli (il Nonno e i Cacciatori) e un inevitabile nemico: il Lupo. Questi divora l’Anatra in un solo boccone, ponendo le basi di un piccolo dramma da giardino; ma il Nonno aiuta Pierino a trovare i Cacciatori, i quali catturano il Lupo, recuperano l’Anatra dalla pancia del suo divoratore, e riportano il microcosmo infantile alla sua ordinaria tranquillità. Un buono, un cattivo e un lieto fine. Ciò che rende Pierino e il Lupo uno straordinario strumento educativo non è tanto la morale, vecchia come le favole di Esopo, ma il messaggio artistico; ogni personaggio è incarnato musicalmente da uno strumento o da un piccolo impasto di strumenti; soluzione ideale per educare i bambini al riconoscimento dei colori che compongono la tavolozza orchestrale.

Programma:
Sergej Prokof’ev
MARCIA Op. 99
Pierino e il Lupo – Fiaba musicale
Protagonisti:
Massimo Nicoli – Attore
Quintetto di Fiati “Orobie”
Pierandrea Bonfadini, Flauto – Marino Bedetti, Oboe – Fabio Ghidotti, Clarinetto
Alessandro Valoti, Corno – Oscar Locatelli, Fagotto
Durata:
50 minuti circa

“L’Europa oltre oceano” è un progetto dedicato al compositore ceco Antonín Leopold Dvořák. La serenata in re minore per strumenti a fiato, eseguita per la prima volta a Praga il 17 novembre 1878 sotto la direzione dell’autore, mette in luce un importante e significativo momento della maturazione artistica Antonin Dvořák. Sicurezza nel trattare gli strumenti e linearità delle forme trovano apprezzamento in Brahms che si esprime in termini molto lusinghieri in una missiva indirizzata all’amico violinista József Joachim. Nei quattro movimenti in cui si articola la serenata sono miscelati con grande maestria elementi ritmici e melodici del folclore boemo e forme classiche ispirate ai modelli di Haydn e Mozart. Il Quartetto per archi n. 12 “Americano” in fa
maggiore, op. 96 fu composto nel giugno del 1893 a Spilville, popolata di boemi immigrati, nello stato americano dello Yowa (si sa che il musicista diresse nel biennio 1892-1894 il National
Conservatory di New York). Per questo motivo il Quartetto viene chiamato “Americano” anche perché contiene accenti e richiami tematici del folclore statunitense, espressioni del sentimento di
gratitudine dell’artista verso il paese che lo ospita.

Programma:
Antonín Leopold Dvořák
Serenata per 10 strumenti a fiato, violoncello, contrabbasso in re minore, op. 44
Quartetto per archi n. 12 “Americano” in fa maggiore, op. 96
Protagonisti:
Quintetto di Fiati “Orobie”
Pierandrea Bonfadini, Flauto – Marino Bedetti, Oboe – Fabio Ghidotti, Clarinetto
Alessandro Valoti, Corno – Oscar Locatelli, Fagotto
Durata:
60 minuti circa

“Fratellanze sconfinate” è un progetto dedicato a due grandi compositori europei: il francese Joseph Maurice Ravel e il russo Modest Petrovič Musorgskij. Una suite per pianoforte che Ravel cominciò a scrivere prima della Grande Guerra per dedicarla al
compositore, clavicembalista e organista parigino François Couperin (1668-1733), da lui profondamente ammirato. Ma lo scoppio della guerra – che Ravel fortunatamente visse solo di
striscio – indusse il grande compositore a dedicare ognuno dei sei movimenti di cui si compone la suonata ada alcuni degli amici più cari scomparsi nel conflitto: Jacques Charlot (compositore),
Jean Cruppi, Gabriel Deluc (pittore basco), Pierre e Pascal Gaudin (fratelli uccisi insime dalla stessa granata), Jean Dreyfus e Joseph de Marliave (musicologo). La prima della suite fu eseguita
a Parigi, l’11 aprile 1919, per volere di Marguerite Long, pianista ed insegnante, vedova di de Marliave. “Voglio non solo conoscere il popolo, ma del tutto affratellarmi ad esso” scriveva il
cadetto e proprietario terriero Musorgskij ed a questo motto restò fedele anche dopo aver perso ogni ricchezza familiare con la liberazione nel 1861, dei servi della gleba. Nel 1874 per onorare la memorioa dell’amico architetto e pittore Viktor Hrtmann morto l’anno precedente, compone “Quadri di un’esposizione”, un’opera per pianoforte, ispirata ad una serie di opere dell’amico
esposte a Pietroburgo.

Programma:
Joseph Maurice Ravel
Le tombeau de Couperin
Modest Petrovič Musorgskij
Quadri di un’esposizione
Protagonisti:
Quintetto di Fiati “Orobie”
Pierandrea Bonfadini, Flauto – Marino Bedetti, Oboe – Fabio Ghidotti, Clarinetto
Alessandro Valoti, Corno – Oscar Locatelli, Fagotto
Durata:
60 minuti circa

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Categorie: Featured, Notizie
Tag: Concerti, Musica

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