Con l’assestamento di bilancio di Regione Lombardia dei giorni scorsi per il territorio bergamasco sono stati indirizzati oltre 21 milioni di euro. La destinazione delle risorse nel complesso non convince il consigliere regionale di minoranza del Partito Democratico Jacopo Scandella secondo il quale avrebbero dovuto essere concentrate in modo diverso.
“Questa volta in Regione Lombardia – afferma Scandella – c’erano oltre 2 miliardi di euro da impegnare per investimenti. Si tratta di un aiuto una tantum che la Regione fa per provare a rilanciare il tessuto economico e sociale dopo il lockdown e gli effetti della pandemia”.
“A seguito dell’assestamento, toccherà alla Giunta regionale definire queste spese – continua Scandella -. Con pochissime eccezioni (sul nostro territorio penso alla variante di Cerete), si è deciso di dividere quei 2 miliardi di euro in tantissime piccole opere e interventi a livello comunale che riguardano centri sportivi, edifici comunali, piazze, tutte opere che hanno interesse a livello comunale e una ricaduta sui comuni interessati, ma che dal mio punto di vista fanno sì che non si sia scelto qualche intervento molto significativo che possa invertire la dinamica di impoverimento e spopolamento sui nostri territori”.
“Penso alla mobilità delle persone – continua Scandella – e delle cose: stradale e ferroviaria. La variante delle curve della Selva, un intervento ferroviario significativo, una sistemazione rispetto alla Montenegrone o all’innesto della superstrada a Gazzaniga: sono grossi interventi che dovrebbero aiutarci a mantenere sul territorio quante più imprese possibili, a fare arrivare quanti più turisti possibili, a convincere le persone a rimanere. Queste opere avevano la possibilità di essere finanziate. La scelta di dividere 2 miliardi in mille rivoli rischia di non essere ottimale. Avremo l’occasione di impegnare altre risorse con una seduta di dicembre e di gestire gli aiuti del Recovery found: o noi concentriamo le risorse su pochi interventi significativi o ristruttureremo piazze che poi resteranno vuote nei prossimi anni”.