La “Scasada del Zenerù” è ormai uno dei marchi di fabbrica di Ardesio. Un evento che identifica il paese. Questo legame, da oggi, è anche sulla segnaletica stradale.
Sotto i cartelli che riportano il nome di Ardesio in italiano e bergamasco (Ardés), collocati sul ponte che porta verso il centro, c’è infatti quello con la scritta “Pais del Zenerù” (Paese del Zenerù). Un’iniziativa dell’Amministrazione comunale, realizzata su proposta di Vivi Ardesio (l’associazione di promozione turistica) e del gruppo che oggi anno organizza la “Scasada”. L’evento – lo ricordiamo – si svolge ogni 31 gennaio ed è la prosecuzione in chiave moderna degli antichi riti di cacciata dell’inverno. La stagione fredda, rappresentata da un fantoccio, viene mandata via a suon di campanacci e poi bruciata in un grande falò.
«Vista l’importanza culturale della Scasada del Zenerù, tradizione che sta per essere iscritta al patrimonio immateriale di Regione Lombardia e rappresenta un unicum nella provincia di Bergamo, si è pensato di dare valore al nostro paese mettendo un cartello all’ingresso. Abbiamo scelto la scritta in dialetto, perché il bergamasco rappresenta la nostra identità», sottolinea il presidente di Vivi Ardesio, Simone Bonetti.
Il cartello con la dicitura “Pais del Zenerù” seguono di pochi mesi un’iniziativa analoga. Ad agosto, all’ingresso del paese, era stata infatti collocata la scritta “Paese della Madonna delle Grazie”, in riferimento al Santuario del paese, luogo di devozione per l’apparizione del 23 giugno 1607.