Un progetto dedicato ai sentieri, ma che ha pure l’obiettivo di «creare sinergie e strumenti per la crescita e lo sviluppo sostenibile, anche economico, di quanti vivono e lavorano sulle montagne e valli Orobiche». Lo hanno messo a punto Cai di Bergamo e Promoserio
Il progetto prevede l’organizzazione della cartografia provinciale e la gestione dei sentieri sul territorio, grazie alla realizzazione di mappe e cartine digitali aggiornate, all’integrazione della app “Outdoor Bergamo” e alla promozione del sentiero “Sapori tra laghi e monti” che dall’aeroporto di Orio al Serio raggiunge Val Seriana e di Scalve e i laghi bergamaschi, grazie al Sentiero ad anello delle orobie orientali.
«È un progetto che ci ha visti partecipare entusiasti – dice Maurizio Forchini, presidente di Promoserio -, perché abbiamo trovato nel Cai di Bergamo obiettivi condivisi, soprattutto per creare le condizioni di Turista informato, sia di quanto ci sia da vedere, sia responsabile della sicurezza sua, degli altri e dell’ambiente delle valli e montagna. È un ulteriore passo avanti nel cammino di promozione e valorizzazione della rete dei nostri sentieri, del Paesi del territorio e delle loro bellezze ambientali, storiche, e agroalimentari».
Il progetto “Rete di sentieri per una nuova cultura del territorio” intende presentare sotto nuove vesti grafiche e implementazioni informative, attraverso una nuova infrastruttura per l’informazione territoriale (geoportale) e nuove tecnologie digitali per smartphone, le meraviglie naturalistiche delle Valli Seriana, Scalve, Val Cavallina e Sebino. In particolare, il cammino lungo la dorsale “Sapori tra laghi e monti” consentirà la conoscenza dei luoghi di produzione e lavorazione delle numerose attività rurali che rappresentano motivo di eccellenza delle valli e dei contesti lacustri.
«La montagna Orobica e il paesaggio lacustre – sottolinea Paolo Valoti, presidente del Cai di Bergamo – hanno nell’ambiente montano e nel sistema turistico-escursionistico, rappresentato dalla vasta rete di sentieri, malghe e rifugi alpini, uno degli elementi di valore strategico per le qualità e la tutela del nostro territorio, consapevolezza emersa e ancora più diffusa durante il periodo di emergenza sanitaria, dove si sono riscontrate nuove e maggiori frequentazioni delle Terre Alte».
La conformazione orografica della Valle Seriana, della Valle Cavallina e dell’alto Sebino ha favorito da sempre lo sviluppo di antiche vie che connettevano la montagna con la pianura e scollinavano verso i territori limitrofi creando un importante rete di percorsi che ancora oggi sono presenti e percorribili.
L’obiettivo generale del progetto “Rete di sentieri per una nuova cultura del territorio” è quello di far conoscere l’esistenza di tutta questa bellezza ad un pubblico più ampio, coniugando un turismo consapevole e sostenibile con i territori ospitanti e le attività rurali locali, oltre a consentire il recupero di quote di profitto su settori di territorio montano e lacustre attraverso una progressiva reciprocità tra domanda di prodotti, servizi e offerta locale.