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Elicottero e Soccorso alpino in Presolana, ma è un falso allarme

In molti l’hanno notato, ieri (domenica 28 marzo), l’elicottero del 118 che sorvolava con insistenza la zona della Presolana. Sono entrati in azione anche i tecnici del Soccorso alpino, ma non c’è stato alcun intervento per recuperare persone. Il perché lo ha spiegato lo stesso Soccorso alpino.

I tecnici della VI Delegazione Orobica sono intervenuti in territorio di Castione, sopra Malga di Campo, per verificare una segnalazione. Un uomo della zona ha notato la presenza di due cani, in un’area molto impervia, che stavano abbaiando a lungo, in modo insistente, sempre nello stesso punto, quasi a segnalare la presenza di qualcuno. Erano sopra la malga, lungo il sentiero che va da Rusio verso il rifugio Rino Olmo. Nel dubbio, l’uomo ha avvisato.

La centrale, dopo avere valutato e approfondito i dettagli, ha deciso di inviare per un sopralluogo aereo l’elicottero di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza), decollato da Brescia, con a bordo l’unità cinofila del Soccorso alpino. Per completare la bonifica, sono salite anche le squadre territoriali del Soccorso alpino. I tecnici hanno ispezionato il territorio nei pressi del punto in cui c’erano i cani. Non essendo emersi elementi che potessero far pensare a qualcuno in difficoltà, hanno quindi terminato la bonifica della zona. Durante le ore successive, non sono pervenute segnalazioni di mancati rientri.

Il Soccorso alpino spiega che «nelle statistiche degli interventi compare di solito anche una piccola percentuale che riguarda il cosiddetto “falso allarme”: di solito si tratta di situazioni in cui c’è il fondato sospetto che qualcuno possa avere bisogno di aiuto, anche se a volte può non essere così; è comunque sempre preferibile non lasciare nulla d’intentato».

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