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Chiuso il centro vaccinale di Rogno, quasi 50 mila somministrazioni in meno di un anno

Aperto il 7 aprile dell’anno scorso, il centro vaccinale di Rogno ha terminato oggi la propria attività. Un segnale positivo, nel primo giorno di primavera, che attesta la fine di una fase della pandemia. 

Le ultime somministrazioni nel primo pomeriggio, poi la piccola cerimonia che ha sancito la chiusura definitiva dell’hub. Un momento per ringraziare tutte le persone che hanno contribuito, a diverso titolo, ad allestire e poi far funzionare il centro, gestito dall’Azienda socio sanitaria territoriale (Asst) Bergamo Est nell’area sagre di via Giovanni Pascoli.

Il direttore generale dell’Asst Bergamo Est, Francesco Locati, ha ricordato la scelta dello scorso anno di individuare anche per l’Alto Sebino un centro vaccinale. «C’è stata un’ampia adesione del territorio, in particolare da parte delle amministrazioni comunali, con capofila Rogno, e delle associazioni di volontariato per garantire lo sviluppo di una campagna vaccinale senza precedenti nella storia. Nel centro vaccinale di Rogno siamo arrivati a quasi 50 mila somministrazioni».

«Quello che abbiamo fatto qui in questi mesi credo resterà nella storia di Rogno e dell’Alto Sebino. Abbiamo dato un servizio veramente eccezionale ai nostri cittadini – ha aggiunto il sindaco di Rogno, Cristian Molinari -. Finisce un’emergenza e, purtroppo, ne è iniziata un’altra per la guerra in Ucraina. Servirà ancora una volta il cuore, la passione e la forza di tutti per innescare il sistema di collaborazione tra servizi sanitari, politica e volontariato».

A sinistra Locati, a destra Molinari

A seguire gli interventi di Gabriele Cortesi, presidente del Distretto Bergamo Est; Alessandro Bigoni, vicepresidente della Comunità montana dei Laghi bergamaschi; Arrigo Paciello, dell’Agenzia di tutela della salute di Bergamo; Pietro Imbrogno, direttore sanitario dell’Asst Bergamo Est; Paolo Franco, consigliere regionale.

Fondamentale, per il centro vaccinale, è stato il contributo dei gruppi di Protezione civile del territorio: Rogno, Costa Volpino, Pianico, Sovere, Castro, Riva di Solto, Solto Collina, Fonteno, Bossico, ai quali si è aggiunto anche quello di Spinone. Nelle parole di Duilio Delvecchio, coordinatore del gruppo di Protezione civile comunale di Rogno, la dimensione dell’enorme mole di lavoro garantita dai volontari: «Abbiamo coperto 2310 turni di 6 ore, circa 14 mila ore di presenza effettiva».

Il ruolo dei volontari è stato fondamentale anche sul versante sanitario. «A Rogno, rispetto agli altri centri vaccinali, abbiamo avuto il maggior numero di medici e infermieri volontari – ha sottolineato Adriana Alborghetti, responsabile organizzativa della campagna vaccinale per l’Asst Bergamo Est -. Dobbiamo ringraziare tutte queste persone. Se non avessimo avuto il loro aiuto, con i numeri che dovevamo gestire anche negli altri centri, ci sarebbero state molte più difficoltà». 

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