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Festa della Liberazione, a Gandino canti e poesie dei ragazzi

Si sono tenute lunedì 25 aprile a Gandino le celebrazioni per la Festa della Liberazione di cui ricorre il 77esimo anniversario. Dopo la deposizione di corone d’alloro ai monumenti ai caduti di Cirano e Barzizza, un corteo ha raggiunto il Cimitero Comunale dove l’omaggio a chi ha lottato per la nostra libertà è stato reso presso la Cappella dei Caduti.

Un saluto ufficiale è stato riservato anche alla tomba di mons. Francesco Caccia, cappellano militare, pluridecorato e insignito della medaglia d’oro Mauriziana. A lui è dedicata la Biblioteca Parrocchiale. Autorità, rappresentanze di Gruppo Alpini, Associazione Fanti, Protezione Civile, Avis Gandino e Avis Cirano hanno raggiunto la Basilica con un corteo aperto dal Civico Corpo Musicale.

Il parroco don Innocente Chiodi ha celebrato la Messa, prima del trasferimento conclusivo in Piazza Vittorio Veneto. Il momento celebrativo, coordinato dal neo capogruppo degli Alpini Giovanni Rudelli, ha visto innanzitutto l’esecuzione dell’Inno d’Italia cantato dai ragazzi della quinta elementare, cui si sono uniti i bambini presenti in piazza. Il sindaco Elio Castelli ha deposto la corona d’alloro, affiancato dal maresciallo capo Francesco Ciaco, comandante la locale stazione Carabinieri.

Nel suo discorso Castelli ha ricordato il valore della libertà, “che dev’essere esercizio quotidiano di responsabilità. Lo abbiamo sperimentato anche negli ultimi anni, quando qualcuno sproloquiava di dittatura sanitaria”. I ragazzi hanno esposto cartelloni a tema e proposto efficaci riflessioni, a lungo applaudite. Dopo la benedizione impartita da don Chiodi, le note di “Bella Ciao” hanno chiuso la mattinata.

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