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Ricordare per non ripetere: ad Albino una mostra dedicata all’alluvione del 1972

Ricordare per evitare che eventi simili possano ripetersi. Questo l’obiettivo della mostra inaugurata sabato 3 settembread Albino e dedicata all’alluvione di ciquant’anni fa in media Valle Seriana.

Lunedì 10 luglio 1972 verso le 21 un nubifragio di eccezionale violenza investì per circa un’ora e mezzo la media Valle Seriana allagando interi paesi, fra cui Albino, seminando ovunque fango e detriti. Per ore la strada provinciale che collega i vari comuni della Valle Seriana fu impraticabile. Solo verso l’una di notte i mezzi meccanici riuscirono a sgombrare i detriti che avevano inondato l’accesso al Cotonificio Honegger, riuscendo così poi a raggiungere e liberare anche gli altri comuni alluvionati.

In quella lunga notte i residenti, i negozianti, gli artigiani furono impegnati a liberare le proprie abitazioni ed attività, da acqua, fanghi e detriti. A Comenduno, in via S. Maria, la furia del temporale fece crollare una casa, provocando purtroppo una vittima: un uomo di 37 anni, Giovanni Falconi, rimase schiacciato fra le travi sotto gli occhi della moglie, dopo essere riuscito a salvare la vita di lei e della figlioletta Sul posto del disastro, tra i primi soccorsi, arrivarono diversi gruppi di Vigili del Fuoco coordinati dal comandante Scirè, squadre di Carabinieri, Agenti di Pubblica Sicurezza, Guardie della stradale, sotto la direzione del Questore  Sciaraffa e del Prefetto di Bergamo Macciotta.

L’uragano in Val Seriana lasciò desolazione e danni per miliardi di lire. Il nubifragio rovesciò dai declivi e dai torrenti un mare di fango e detriti che investì case, fabbriche, ospedali, facendo saltare scarichi e fognature, solelvando l’asfalto delle strade.

L’Amministrazione comunale di Albino, guidata dal sindaco Franco Bertacchi, assunse i primi provvedimenti sollecitando tempestivamente le autorità superiori, che accorsero sui luoghi colpiti veicolando il loro interessamento anche presso il Governo con esiti solleciti e concreti. Anche il Papa non fece mancare il suo conforto e la sua benedizione alle popolazioni colpite mediante un toccante telegramma giunto all’allora arcivescovo di Bergamo monsignor Clemente Gaddi.

Il Comune di Albino dovette impegnarsi per anni al fine di completare i lavori necessari al ripristino della viabilità, delle fognature, degli acquedotti, gasdotti e dell’illuminazione pubblica, dei cimiteri e dell’intero patrimonio pubblico danneggiato.

A 50 anni da quel disastro naturale l’attuale Amministrazione comunale ha voluto promuovere una mostra fotografica per ricordare la vittima e gli sforzi profusi dal Comune e dai cittadini. Il Comune di Albino, con questo evento espositivo aderisce inoltre alla Campagna nazionale di informazione sulle Buone pratiche di Protezione Civile “IO NON RISCHIO” dedicata alle Scuole. Le scolaresche che visiteranno la Mostra riceveranno il materiale informativo già reperibile comunque sul sito www.iononrischio.it

La mostra resterà fino al 1° ottobre al pianoterra del palazzo del Comune di Albino e sarà visitabile (senza appuntamento) da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12,30 e il sabato dalle 9 alle 12.

Il video di Antenna2 dedicato all’inaugurazione in cui parlano il sindaco Fabio Terzi e l’ex primo cittadino Franco Bertacchi:

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