Appuntamento con la Podone Sky Trail, domani (domenica 2 ottobre) a Nembro. La competizione, nata nel 2017, si è imposta nel giro di pochi anni come classica di fine stagione e quest’anno ospiterà anche un atleta del calibro di Cristian Minoggio (nella foto di Pio Rota). Il neo campione del mondo di SkyUltra (titolo conquistato il 10 settembre in occasione dei Mondiali FISky che si sono svolti in Val Formazza) è il favorito sulla distanza da 25 chilometri.
Veder correre l’azzurro Pegarun sui sentieri bergamaschi sarà un grande spettacolo per tutti. Affezionato alle Orobie, quest’anno il piemontese si è anche laureato Campione Italiano alla Orobie Skyraid di Mario Poletti, chiudendo in 6 ore e 39 minuti e polverizzando il record del 2021.
La gara si svolge su due distanze e quest’anno, per la prima volta, alla classica da 25 chilometri si affianca anche una più corta da 16 chilometri con mille metri di dislivello positivo. Organizzata dal GAN di Nembro e sponsorizzata da Elle-Erre di Gianluca Rota, il trail che si svolge sulle Podone gode del patrocinio dei Comuni di Nembro e Alzano e, da quest’anno, anche di Regione Lombardia.
«Ancora una volta gli scenari suggestivi delle Orobie fanno da cornice a gare e competizioni sportive di altissimo livello – sottolinea il consigliere regionale Paolo Franco – e costituiscono una cartolina d’eccezione per promuovere al meglio le bellezze di questo territorio, vetrina di primo piano anche per il turismo e l’economia locale».
Il tracciato
La gara classica, lunga 25 chilometri con dislivello di 1850 metri, prevede due cancelli orari: il primo è posto al terzo ristoro Salmezza (circa 7km) dopo 2h e 30 minuti dalla partenza, il secondo presso il ristoro di Lonno (circa 19km) dopo 5 h dalla partenza, e un tempo massimo consentito di 6 ore. Considerata piuttosto impegnativa, sia per le salite ripide che per le discese che richiedono dimestichezza sui tecnici single track orobici, lo scorso anno è stata vinta da Cristian Terzi e Melissa Paganelli.
Dopo la partenza cittadina (dalla sede del GAN di Nembro) si passa immediatamente allo sterrato con un vertical di 6 chilometri che porta fin sulla cima della prima Podona, traguardo del Gran Premio della Montagna dedicato ai due fratelli Bonifacio e Pasquale Bergamelli. Il resto della gara si sviluppa tra pascoli erbosi e salite più tecniche, come il tratto roccioso che dal monte Costone conduce alla Corna Filaressa, oppure le impegnative salite del Colle Frassino e le Capre di Mattia.