Un progetto che coniuga la gioia di vivere e la passione per la montagna, nel ricordo di un’amica tuttora presente nel cuore di tutti. Prende il via domenica 2 aprile sui monti della Val Gandino la nona edizione di “A spasso con Luisa”, il progetto che unisce in una serie di escursioni in montagna coloro che hanno subito un trapianto.
Tutto è nato nel 2015, a pochi mesi dalla morte (nel 2014) di Luisa Savoldelli, cinquantunenne di Gandino. “Trapiantata di fegato per la prima volta negli anni ’90 – spiega Silvio Calvi, anima del progetto – Luisa aveva riscoperto con gli amici e i familiari il piacere di fare fatica in montagna, su e giù per i sentieri e i monti, godendosi la natura, l’aria, il sole, senza paure. Questo progetto è dedicato a lei”.
Silvio Calvi è un trait union ideale fra il mondo della montagna e quello dei trapiantati: in passato è stato presidente del CAI Bergamo e consigliere nazionale, ma nel 2006 ha anche subito un trapianto di fegato. “Il progetto «A spasso con Luisa» è un programma mirato a ristabilire la fiducia del trapiantato nelle proprie risorse e a misurare con idonei test il miglioramento delle proprie condizioni e del benessere psicofisico. Essendo Bergamo una città storicamente molto legata alla montagna, per avvicinare o riavvicinare i pazienti che hanno subito un trapianto d’organo alla pratica sportiva, abbiamo scelto come «palestra naturale» vari percorsi che prevedono l’accesso a cime e rifugi accessibili a tutti, con l’accompagnamento di esperti del CAI di Bergamo.
Il progetto è organizzato con la supervisione del Coordinamento prelievo e trapianto di organi e tessuti diretto dalla dott.sa Elena Buelli, la collaborazione della Medicina dello Sport diretta da Giacomo Poggioli, della Psicologia Clinica diretta da Maria Simonetta Spada e dei Centri trapianto di rene, fegato e cuore. «A spasso con Luisa» fa parte del protocollo di ricerca “Trapianto e adesso sport” promosso dal Ministero della Salute e dal Centro Nazionale Trapianti, in collaborazione con l’Istituto Superiore di sanità e con le associazioni dei pazienti trapiantati, dove il Centro di Medicina dello Sport dell’Ospedale Papa Giovanni, è stato identificato come centro di riferimento per la Regione Lombardia. Scopo dello studio è quello di capire se la pratica costante di certi esercizi e determinati programmi di allenamento possano essere considerati delle vere e proprie terapie, capaci di tenere sotto controllo lo sviluppo del grasso corporeo e di favorire la ripresa psico-fisica del paziente trapiantato, con effetti positivi sulla sopravvivenza dell’organo. Ci sarà anche un trapiantato di polmone, e non è cosa da poco”.
All’inizio del 2023 sono state avviate le necessarie verifiche preliminari, sia per certificare l’idoneità del paziente allo sforzo che per poter valutare anche in termini quantitativi l’eventuale beneficio. Il programma è pensato come libero e volontario, grazie alla disponibilità dei medici. Sono ammessi trapiantati che intendono partecipare allo studio “Trapianto e adesso sport” (impegnandosi a partecipare a tutte le escursioni) oppure trapiantati che intendo partecipare solo saltuariamente. “I partecipanti – aggiunge Calvi – verranno valutati sulla base delle esperienze precedenti il trapianto e delle effettive capacità: le escursioni verranno effettuate tenendo conto delle effettive possibilità di ogni partecipante e del suo ritmo di cammino. Il programma copre il periodo da aprile a giugno, prevede escursioni in giornata con partenza e ritorno da Bergamo, con ritrovo al mattino nel parcheggio del supermercato Conad, a breve distanza dall’ospedale Papa Giovanni XXIII”.
Il calendario come detto prende il via domenica 2 aprile con l’escursione in Val Gandino sui sentieri tanto cari a Luisa Savoldelli. Si salirà nella zona del Farno, con escursione a gruppi al Pizzo Formico e al Rifugio Parafulmine. Il 16 aprile la meta sarà il Rifugio Giampace e a seguire Rifugio Balicco (30 aprile), Rifugio Alpe Corte (14 maggio), Baita Cardeto (28 maggio) e Rifugio Longo (11 giugno). Per il 24 e 25 giugno è in programma una due giorni conclusiva al Rifugio Bertone e Bonatti a Courmayeur. 24 e 25 giugno: rifugio Bertone e Bonatti a Courmayeur (con pernottamento). In caso di maltempo l’escursione verrà effettuata la domenica successiva. Per informazioni ed eventuale partecipazione è possibile rivolgersi al sig. Gianni Alfieri presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII (Segreteria A – quarto piano Torre 4) da lunedì a giovedì, dalle 8 alle 12. Oppure scrivere a: silviocalvi@tin.it o giannyalfieri@hotmail.it