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Bergamo per l’Ucraina: il bilancio del tavolo di coordinamento provinciale

È passato un anno dall’inizio del conflitto russo-ucraino e, con esso, dal coinvolgimento del nostro territorio nell’importante lavoro di aiuto e accoglienza della popolazione colpita dalla guerra. La Provincia di Bergamo, coordinatrice del Tavolo Emergenza Ucraina istituto su impulso della
Prefettura un paio di settimane dopo l’inizio del conflitto, ha sentito l’esigenza di tracciare un bilancio di questo anno di attività.

«Assicurare organizzazione e trasparenza senza ostacolare la solidarietà, valorizzando i soggetti già attivi sul territorio, è stata da subito la direzione verso cui si è mossa la nostra macchina organizzativa, che ha costruito un modello di gestione, un’organizzazione logistica e una rete di collaborazioni flessibili e funzionali ad operare in più direzioni – esordisce il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi – e dopo un anno evidenzio come il lavoro del Tavolo coordinato dal consigliere Damiano Amaglio abbia raggiunto gli obiettivi prefissati».

I settori Protezione Civile e Mercato del Lavoro sono state le strutture con cui Via Tasso ha costruito la propria azione. Fondamentale, inoltre, l’apporto di numerosi soggetti, protagonisti nei diversi contesti operativi: Confindustria Bergamo, Federazione Autotrasportatori Italiani Bergamo, Italtrans Spa, Distretto Rotary 2042, Sermig, Associazione Zlaghoda, le Amministrazioni comunali di Zanica, Albino, Treviglio in collaborazione con i Comuni della bassa, hanno contribuito dal primo momento sul fronte raccolta beni, mettendo a disposizione ciascuno per le proprie disponibilità, risorse umane ed economiche, spazi, strumentazioni, manodopera, merce. Altri soggetti, come Ascom Bergamo, hanno aderito strada facendo sostenendo la rete e l’iniziativa. Croce Rossa Lombardia, Federfarma Bergamo, Ordine dei farmacisti di Bergamo (anche con la disponibilità dell’Associazione Farmacisti Volontari di protezione Civile) hanno offerto un prezioso supporto sul fronte delicato dei farmaci e nello specifico progetto di Bergamo for Children. Consiglio di rappresentanza dei Sindaci, Agenzia di tutela della salute di Bergamo e Caritas Bergamasca, su forte impulso di Confindustria Bergamo, hanno preso parte a Workflow – Incontro al lavoro, progetto pilota sull’inserimento lavorativo costruito attorno ai Centri per l’Impiego della Provincia di Bergamo.

Due dunque i principali temi sui quali il coordinamento di Provincia si è mosso attivando i propri uffici e funzionari: quello della raccolta di beni secondo le necessità confermate da canali istituzionali e quello dell’accompagnamento ai servizi del mercato del lavoro, secondo una logica di accoglienza inclusiva.

Protezione civile

Inizialmente, fino alla fine di giugno 2022, i punti di raccolta operativi erano tre: oltre all’hub di Zanica, gestito dal Sermig e tuttora attivo, gruppi ed enti che raccoglievano beni ma non avevano modo di inviarli a destinazione, potevano appoggiarsi anche a Treviglio ed Albino. Complessivamente sono state raccolte 160 tonnellate di beni, di cui 145 mandati all’estero e gli altri distribuiti sul territorio ad associazioni del territorio, a Caritas in particolare.

«E’ stata sempre prestata massima attenzione a non sprecare gli aiuti ricevuti – spiega il Funzionario responsabile della Protezione civile della Provincia Renato Righetti – il materiale viene smistato e tutto ciò che non può essere portato all’estero viene donato ad associazioni no profit del territorio».

I viaggi dei tir all’estero sono stati 8, dal 5 aprile quando sono partiti i primi 3 tir fino all’ultimo che del 28 ottobre: 5 in Romania (Iasi, Suceava e Baia Mare), 3 direttamente in Ucraina (Chernivtsi e Rivne) Le ore di volontariato spese in questa attività sono state più di 6.000. Un contributo significativo è stato dato, ancora una volta, dalla Protezione Civile attraverso le sue capillari ramificazioni territoriali.

Sempre in ambito di Protezione civile è da segnalare inoltre l’attività della Colonna mobile provinciale di trasferimento dei profughi da e per le strutture designate all’accoglienza, effettuata con volontari dell’Associazione Nazionale Alpini. Un’iniziativa specifica è stata messa in campo per raccogliere beni di prima necessità per l’infanzia grazie alla collaborazione di Croce Rossa Lombardia, Federfarma Bergamo, Ordine dei Farmacisti di Bergamo e Cooperativa Esercenti Farmacia.

La raccolta Bergamo for Children ha consentito in tre settimane di donare alla Croce Rossa beni per un valore di 7.300 euro.

Nota bene: i dati sono aggiornati al 31/12/2022.

Mercato del lavoro

La questione della presa in carico dei profughi anche dal punto di vista occupazionale ha interrogato da subito i membri del Tavolo, nella consapevolezza che la fase di assistenza emergenziale non basti e che la vera accoglienza si costruisca attraverso azioni di inclusione, quali l’insegnamento della lingua, l’illustrazione delle opportunità offerte dalle istituzioni sul piano delle politiche attive, l’accompagnamento, dove possibile, all’inserimento lavorativo.

Su queste basi ha preso il via il progetto Workflow – Incontro al lavoro, che ha visto attivarsi i Centri per l’impiego in rete con Confindustria Bergamo, Caritas e il Consiglio di rappresentanza dei Sindaci.

La fase operativa del progetto è iniziata lo scorso luglio dopo alcune settimane di costruzione. In circa 7 mesi di lavoro i Centri per l’impiego hanno accolto 282 persone, con un carico di lavoro complesso e ricco di criticità, legato a persone fuggite in modo improvviso e drammatico, che non avevano progetti di vita legati all’Italia e che pressoché in toto non conoscevano la lingua. Le persone che hanno partecipato ai 7 corsi di italiano organizzati sono state 108. Le assunzioni formalizzate, prevalentemente per contratti a tempo determinato e tirocini, sono state 49.

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