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Il Bim Bergamo: «La nuova modalità di erogazione dei fondi Pnrr strozza i piccoli Comuni»

Anche il tema dei fondi Pnrr al centro dell’assemblea generale ordinaria del Consorzio Bim del Lago di Como e dei fiumi Brembo e Serio. Alla presenza di 72 fra sindaci e loro delegati dei 127 Comuni aderenti al consorzio (Val Seriana, Val Brembana, Valle Imagna, Val San Martino, Comuni Rivieraschi dell’Isola Bergamasca), sono state sviluppate questioni importanti della vita dell’ente.

Il Consorzio Bim gestisce il sovra-canone, cioè l’indennizzo per il prelievo dell’acqua da questi territori per la produzione di energia idroelettrica. Quindi, si occupa della valorizzazione di questa risorsa, attraverso politiche di investimento, in favore dei territori di competenza. Durante l’assemblea, sono intervenuti alcuni amministratori in rappresentanza dei Comuni di Bedulita, Piario, Bottanuco, Zogno e Ponte San Pietro, alcuni dei quali hanno ravvisato la necessità di un confronto sulla grave crisi idrica che sta attanagliando l’Italia e, quindi, anche i territori montani, dove sono presenti piccole centrali idroelettriche private, che potrebbero veder ridotta la produzione di energia idroelettrica in mancanza di acqua. In tal senso, il presidente Carlo Personeni ha garantito l’impegno a monitorare la situazione e prestare attenzione all’evolversi del problema idrico e delle sue connessioni con la produzione idroelettrica nei territori montani.

Su proposta del presidente Carlo Personeni è stata prodotta e approvata all’unanimità, una lettera di sostegno ai Comuni del Consorzio Bim che hanno una popolazione sotto i 5000 abitanti, in merito all’impossibilità ad anticipare il pagamento delle opere finanziate con il Pnrr. La lettera sarà presto inviata al Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e al Ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto.

Constatato che sono ben 99 su 127 i Comuni sotto i 5.000 abitanti perimetrati nel Consorzio Bim Lago di Como e fiumi Brembo e Serio di Bergamo, la lettera condivisa denuncia che «è impossibile per i piccoli Comuni anticipare le somme per gli investimenti e le opere del Pnrr alle imprese esecutrici dei lavori».

«La nuova modalità di erogazione dei fondi Pnrr, a saldo dei lavori eseguiti, strozza i piccoli Comuni – si legge nella lettera, approvata all’unanimità – L’obbligo di anticipare cifre anche ingenti rende di fatto impossibile onorare i pagamenti in favore delle imprese appaltatrici. Il rischio, sempre più evidente, è l’inevitabile tracollo finanziario e di gestione di molte piccole amministrazioni comunali (se anticipano soldi che non hanno in cassa, rischiano, a fine anno, di non poter chiudere i bilanci), ottenendo esattamente l’effetto contrario a quello auspicato dal Pnrr. Il paradosso è che per ottenere questi finanziamenti, i Comuni hanno fatto i salti mortali, presentando documentazioni sempre più complesse, lottando con i tempi della burocrazia, rispettando scadenze e procedure sempre più impellenti, oltremodo gravose per i piccoli Comuni, che hanno personale ridotto ai minimi termini. E’ un sistema insostenibile, che va snellito, aggiornato e cambiato».

«Pertanto – continua la lettera – il Consorzio Bim Lago di Como e fiumi Brembo e Serio di Bergamo richiede di modificare la modalità di distribuzione dei fondi del Pnrr: erogazione dell’anticipo del 20-30% prima dell’inizio dei lavori, erogazione del 80-70% a seguito della comunicazione dell’avvio dei lavori e il restante saldo alla presentazione della certificazione di regolare esecuzione delle opere».

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Categorie: Notizie
Tag: Bim Bergamo

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