“Reduci del corona. Cosa è rimasto dopo la tempesta” è un libro che racconta per immagini l’impatto del Covid sugli operatori sanitari. Frutto di un progetto di Matteo Placucci, fotoreporter quarantenne originario dell’Emilia Romagna, sarà presentato domani sera (martedì 6 giugno) a Premolo.
«Il libro è un progetto fotografico iniziato tre anni fa – racconta Matteo Placucci -. Quando il Covid si è abbattuto sull’Italia nel febbraio 2020, io mi trovavo in Svizzera. Non potendo rientrare in Italia, non ho potuto documentare quelle prime drammatiche settimane. Ho cercato di pensare a cosa avrei potuto fare dopo, a frontiere riaperte».
Placucci ha pensato a un approccio che indagasse nel profondo l’impatto della pandemia. «Fin dall’inizio della mia carriera mi sono concentrato sulla salute mentale e, in generale, sulla sfera emotiva delle persone – prosegue il fotoreporter -. E le persone più impattate durante la prima ondata, a mio avviso, erano gli operatori sanitari. Ho provato a mettere a fuoco la dicotomia che hanno vissuto tra vita privata e vita professionale. Da aprile 2020 al 2022, ho cercato di documentare le loro vite, seguendoli da casa fino al posto di lavoro».
Come si legge nella presentazione del libro, «il personale sanitario italiano ha messo anima, cuore, fatica, sacrifici e a volte anche la vita stessa in questa battaglia contro il Coronavirus inevitabilmente ne porta i segni, sia sopra che sotto la pelle».
Con il suo progetto Placucci ha potuto incontrare e intervistare un centinaio di operatori sanitari di venti strutture diverse tra Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna.
Dopo quasi tre anni, il progetto si è concretizzato in una mostra itinerante che va a titolo gratuito nelle strutture ospedaliere e in un libro. Pubblicato a marzo, domani sarà presentato anche a Premolo. L’appuntamento è in programma alle 21 nell’oratorio “Don Antonio Seghezzi” (ingresso libero). Oltre a Matteo Placucci, interverranno Luca Urbani e Rudi Bianchi.