Sono sempre di più i turisti e gli escursionisti che raggiungono la Valzurio. Le baite del Möschel e le marmitte dei giganti ormai attirano tantissima gente pure da fuori provincia. È stato così anche quest’estate, con migliaia di auto a percorrere la stretta strada tra Nasolino e Valzurio. Un collegamento al quale il Comune di Oltressenda Alta presta da tempo particolare attenzione.
Sono stati diversi gli interventi effettuati negli anni dalle amministrazioni comunali per migliorare la sicurezza e allargare la carreggiata nei tratti più stretti. Nuovi lavori sono in arrivo anche a inizio settembre. «Gli interventi prevedono l’allargamento della strada in tre punti e un’ulteriore messa in sicurezza con la posa di nuove reti paramassi», spiega il sindaco di Oltressenda Alta, Giulio Baronchelli.
Per consentire le operazioni, almeno nella prima fase del cantiere, la strada sarà chiusa a fasce orarie. «Abbiamo emanato un’ordinanza che prevede la chiusura a partire da lunedì 4 settembre fino a venerdì 15 settembre, dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 17, tranne il sabato e la domenica, giorni in cui la strada resterà aperta – prosegue Baronchelli -. Dopo questa prima fase, i lavori pensiamo possano proseguire senza la necessità di fermare il traffico. L’intervento dovrebbe concludersi nell’arco di un mese, forse anche meno».
L’investimento è di 90 mila euro. «I fondi per la gran parte, 84 mila euro, derivano da un contributo dello Stato per i Comuni sotto i mille abitanti. Il resto sono risorse del bilancio comunale», spiega ancora il sindaco.
A metà settembre partiranno nuovi lavori anche lungo la viabilità agro-silvo-pastorale che porta a Colle Palazzo. «È previsto l’allargamento e la posa di guardrail in un punto particolarmente pericoloso – sottolinea Baronchelli -. Anche in questo caso dovremo chiudere la strada dalla località Salì, a partire dalle 7 e fino alle 18, esclusi sabato e domenica. L’intervento durerà tra le tre settimane e un mese. Il costo è di 68 mila euro: 60 mila dalla Legge 31 tramite la Comunità montana e il resto da fondi comunali».
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