È stata scelta la data dell’8 settembre, a Castione della Presolana, per ricordare 21 soldati del paese internati nei lager nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Esattamente 80 anni dopo il giorno dell’armistizio, la fuga del re e del capo del governo da Roma, il disfacimento dell’esercito italiano allo sbando e senza direttive, eventi che innescarono le vicende che portarono quei soldati nei campi di concentramento. Ai loro parenti sono state consegnate le Medaglie d’onore che ricordano il loro sacrificio.
La cerimonia si è svolta sulla piazza del Comune. Da Bergamo è arrivato anche il prefetto Giuseppe Forlenza. «Mi fa molto piacere essere qui oggi per la consegna di queste medaglie – ha detto il prefetto accanto al sindaco di Castione, Angelo Migliorati -. È una innovazione che ho voluto introdurre dal mio insediamento a Bergamo per dare una presenza concreta della vicinanza dello Stato e un segnale forte per non dimenticare. È importante ricordare non soltanto perché queste persone hanno sofferto e lasciato un dolore indelebile. Ma anche perché col passare degli anni sbiadiscono progressivamente i loro contorni, si dimentica la loro voce. Bisogna allora fare in modo che le testimonianze vadano conservate. La memoria dev’essere un impegno. Perché quanto accaduto nei campi di concentramento travalica il tempo e i luoghi. La consegna di queste medagli è un modo per ricostruire il sacrificio e il valore di tanti cittadini di Castione, ricordare le loro sofferenze. E questo deve essere un segnale forte per le giovani generazioni».
Oltre a sindaco e prefetto erano presenti diverse altre autorità. Il comandante della Compagnia carabinieri di Clusone maggiore Daniele Falcucci, il comandante del Gruppo di Bergamo della Guardia di finanza maggiore Giuseppe Cinefra e il comandante della Tenenza di Clusone luogotenente cariche speciali Stefano Slavazza, il presidente della Comunità montana Valle Seriana Giampiero Calegari, i consiglieri regionali Jacopo Scandella e Michele Schiavi.
Le medaglie d’onore sono state consegnate ai parenti di Giovanni Battaglia, Arcangelo Bellini, Giovanni Bettera, Angelo Canova, Antonio Canova, Emilio Canova, Giovan Maria Canova, Lucio Canova, Pietro Canova, Biagio Ferrari, Giovanni Ferrari, Giuseppe Ferrari, Isidoro Ferrari, Paolo Ferrari, Adolfo Piccardi, Antonio Piccardi, Abramo Tomasoni, Alberto Tomasoni, Angelo Tomasoni, Attilio Tomasoni, Benvenuto Tomasoni.
«Negli anni scorsi avevamo già consegnato una decina di medaglie e un’altra quarantina verrà consegnata in autunno a Bergamo in una cerimonia a livello provinciale. Tutto questo grazie a un lavoro sostenuto dal Gruppo alpini Presolana e portato avanti da Maurizio Monzio Compagnoni insieme a Paolo Vavassori dell’Associazione nazionale reduci dalla prigionia. Si è trattato di una ricerca della memoria per ricordare perché oggi siamo in democrazia, in una Repubblica libera», ha detto il sindaco Angelo Migliorati al microfono di Antenna2. Nel video, il servizio: