L’abbandono dei rifiuti da parte dei cittadini è un problema che stanno affrontando con sempre maggiore frequenza i comuni della bergamasca. Tra questi anche Scanzorosciate, la cui Amministrazione ha scelto di adottare come rimedio una linea severa: è stata infatti implementata la sorveglianza, con risultati già tangibili.
«Grazie a un finanziamento che abbiamo ottenuto da Regione Lombardia – spiega il sindaco Paolo Colonna -, ci siamo dotati di telecamere mobili di ultima generazione, che abbiamo applicato sul territorio. Questo sistema ci ha già permesso di cogliere sul fatto alcune persone che conferivano nei cestini pubblici dei rifiuti non da passeggio, siamo riusciti a riconoscerli e sanzionarli».
La campagna, attiva da settembre, grazie all’utilizzo di fotocamere con il sistema della cosiddetta fototrappola, ha infatti già consentito al comando di Polizia locale di Scanzorosciate di riconoscere circa venti persone che gettavano nei cestini pubblici materiali non idonei, obbligandoli a pagare la sanzione prevista dall’ordinamento comunale (100 euro più spese di accertamento), oltre all’obbligo di ripulire la zona.
Questa implementazione, oltre ad aver agevolato gli interventi della vigilanza, ha inoltre contribuito a migliorare la cura e la salvaguardia del territorio. Nonostante questi sistemi, che già mostrano risultati considerevoli, per il Comune è importante anche proseguire con una forte campagna di prevenzione ed educazione civica, che parte dalle scuole.
«Il nostro comando di Polizia locale – spiega il responsabile Marco Carrara – è impegnato nelle scuole del territorio con circa 130 incontri all’anno di educazione alla legalità, che comprendono non solo il rispetto del codice della strada, ma anche lezioni sul senso civico e sul rispetto delle cose comuni».
