Dopo la serata di mercoledì con Gian Piero Gasperini, nel pomeriggio di giovedì 30 maggio alla Cittadella dello Sport di Bergamo hanno fatto visita i giocatori storici che hanno vestito la maglia dell’Atalanta e anche di altre squadre. I campioni si sono cimentati in un torneo di padel inedito, giocando partite in doppio divisi in tre gironi “all’italiana” e poi una fase eliminatoria (quarti, semifinale e finale), che ha visto trionfare la coppia di Germán Denis e Alessandro Budel su Filippo Carobbio e Gennaro Di Napoli (8-6). In serata, ci sono state anche le finali dei tornei di singolare A, B e classificati.
Prima volta all’evento dell’Accademia per Alejandro “Papu” Gómez, che ha indossato, fino a tre anni fa, la fascia di capitano e ha contribuito notevolmente all’impressionante crescita dell’Atalanta: “Quella dell’Accademia è un’iniziativa molto bella, con tanti amici con cui passare un pomeriggio di sport e divertimento”, sono le parole dell’ex numero 10 nerazzurro. “È bello ritrovare i colleghi, anche se un po’ più vecchi (ride, ndr), molti abitano a Bergamo e li vedo spesso, e infatti ogni tanto ci ritroviamo a giocare a padel”. Ieri sera in Accademia c’era il Gasp, che ha espresso il desiderio di rivedere, all’ultima di campionato di questa domenica, tutti i giocatori più rappresentativi della scalata nerazzurra in vetta all’Europa: “Penso che i ragazzi si siano meritati questo festeggiamento – commenta il Papu -, ma è una festa loro. Noi possiamo andare a trovarli un altro giorno per un saluto, ma la festa dev’essere per loro. Sono
davvero felice, durante la finale ero molto nervoso perché volevo che la squadra vincesse. È stata una grande gioia”. Ancora in dubbio il suo ritorno a settembre con la maglia del Monza: “Speriamo, stiamo a vedere”.
Secondo anno in Accademia per un altro ex attaccante nerazzurro, Germán Denis: “È una bella iniziativa e mi piace prenderne parte” ha detto El Tanque. “Anche perché ultimamente sto giocando tanto a padel, è lo sport del momento, è un passatempo ma è anche una disciplina molto competitiva”. E sulle imprese della Dea: “L’Atalanta ha fatto un percorso europeo spettacolare, battendo Liverpool, Marsiglia e Bayer Leverkusen. È il traguardo di un progetto serio e ora è un modello da copiare”.
Uniti dal passato nerazzurro, e come coppia nel torneo di padel, c’erano Cristiano Doni e Fabio Gallo: “Siamo qua per contribuire al raggiungimento dei tre milioni di euro. Dobbiamo ringraziare tutta l’Accademia perché ogni anno al torneo rivediamo facce che hanno fatto parte delle nostre carriere e quindi è bello partecipare a questo grande evento. Cosa ci riesce meglio a padel? La pausa (ridono, ndr)”.
A fare i complimenti alla squadra campione d’Europa è Antonio Cabrini: “La coppa internazionale è il risultato di un progetto con un allenatore che negli anni ha fatto crescere sia la squadra che l’ambiente. Sono orgoglioso di aver giocato per questo club, un pezzo di maglia nerazzurra rimane in me”.
Non solo Atalanta, ma erano presenti anche volti associati ad altri top club italiani, come Lucas Biglia e Rodrigo Palacio (che hanno giocato in coppia), e persino Beppe Baresi: “Il padel si è diffuso quando hanno iniziato a giocarci gli ex calciatori”, rivendica Beppe con ironia. “Comunque sono felice di essere qua e aiutare l’Accademia”. Baresi disegna anche gli obiettivi dell’Inter, di cui è stato un’indimenticabile bandiera: “Quest’anno abbiamo vinto lo scudetto, ma siamo usciti da Coppa Italia e Champions League. L’Inter deve puntare a tutti i traguardi. Il rimorso maggiore è per le gare con l’Atletico, perché lo scorso anno eravamo in finale e uscire così presto ha fatto male. Comunque, ci riproveremo”.
Tra le varie squadre, ha militato nell’Inter anche Fausto Pizzi, che fa un bilancio del campionato di Serie A appena terminato: “Ad una squadra che ha dato venti punti di distacco alla seconda vanno solo fatti i complimenti. Un bel gruppo, un bel calcio e un allenatore di spessore come Simone Inzaghi. Per il resto, le squadre che mi hanno stupito di più sono state Bologna e Atalanta, mentre mi ha molto deluso il Napoli, arrivato decimo con il tricolore cucito sul petto”.
Come se la serata non fosse abbastanza ricca, hanno preso in mano la racchetta da padel anche gli inviati di Striscia La Notizia, che ogni anno attraverso la loro trasmissione ricordano l’appuntamento in Cittadella con l’Accademia.
Tra gli affezionati c’è Moreno Morello: “È l’ennesimo anno che vengo e trovo sempre più amici e c’è sempre un passaparola incredibile sui risultati e la concretezza dell’opera dell’Accademia. Quando chiama Giovanni Licini si deve rispondere presente. Come va col padel? Se col tennis non avevo possibilità, col padel ne ho poche, che è già meglio”, ride.
Quest’anno non è scesa in campo, ma a voluto comunque esserci, Chiara Squaglia: “Vista la mia grande preparazione a padel non ho voluto fare danni sul campo”. scherza, “ma ho voluto essere presente, tranquilli che non me la squaglio, perché la raccolta fondi dell’Accademia dimostra che l’unione fa la forza”.
Semifinale sing. A
Leonardo Bombardieri b. Paolo Previtali 9-5
Finale sing. A
Leonardo Bombardieri b. Damiano Zenoni 9-5
Finale sing. B
Roberto Paratico b. Luigi Latini 9-8
Semifinali Classificati
Massimo Limonta b. Ciro Bresciani 7-5
Luca Chiesa b. Simone Cornali 7-3
Finale Classificati
Massimo Limonta b. Luca Chiesa 7-5
Semifinale Rörich
Stefano Bee/Angelo meroni b. Massimo Limonta/Lanfranco Villa 7-5