Il 24 giugno 1925 venne aperta la Casa dell’Orfano, la struttura voluta da monsignor Giovanni Antonietti nella pineta di Clusone per ospitare gli orfani di guerra. Negli anni vennero accolti più di 20 mila bambini e ragazzi, garantita loro una casa e una formazione. Ad occuparsi del luogo sono adesso la Fondazione Casa dell’Orfano e l’Associazione ex allievi che stanno collaborando per le iniziative dedicate al centenario.
«Nel corso dell’anno celebreremo questo importante anniversario con una serie di eventi – annuncia Attilio Fantoni, presidente della Fondazione Casa dell’Orfano -. Abbiamo in programma iniziative per valorizzare la storia di questo luogo e ringraziare tutti coloro che ne hanno fatto parte».
La valorizzazione non si limita agli eventi. È in corso un importante lavoro sul patrimonio storico e artistico della Casa. «Abbiamo incaricato un perito per stilare un inventario dettagliato di tutti i beni mobili – prosegue Fantoni -. Grazie a un contributo regionale, stiamo inoltre sistemando la biblioteca, ricca di volumi antichi e importanti».
Anche Paolo Pezzoli, rappresentante del Comune di Clusone all’interno del CdA della Fondazione, sottolinea il lavoro per salvaguardare il patrimonio della Casa dell’Orfano. «Per celebrare degnamente questo centenario, stiamo procedendo su due binari paralleli. Da un lato, la conservazione del patrimonio storico e culturale. In questo senso, abbiamo di recente rinnovato il comodato delle opere artistiche del lascito Suardo, oggi in deposito e parte in esposizione al Museo arte tempo di Clusone. Inoltre, con il Centenario abbiamo intensificato il rapporto tra la Fondazione e l’Associazione degli ex allievi, presieduta da Luigi Rozzoni, e calendarizzato tutta una serie di eventi per l’anniversario, che andremo a presentare nello specifico nei mesi a seguire».
Silvio Tironi, il perito incaricato dell’inventario dei beni mobili, spiega nel dettaglio il suo lavoro: «Sto esaminando uno ad uno tutti gli oggetti presenti nella Casa, datandoli, descrivendone le caratteristiche e stimandone il valore. I lavori sono partiti a novembre e, ad oggi, ho periziato il 90% dei mobili e degli oggetti».