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Clusone, l’addio a Gianni Lazzari. «Aveva a cuore il bene della comunità»

Gremita la basilica di Clusone per l’ultimo saluto a Gianni Lazzari. Un segno della profonda traccia lasciata dall’imprenditore, tra i fondatori di Comelit, scomparso nei giorni scorsi all’età di 83 anni.

La celebrazione è stata presieduta dall’arciprete di Clusone, Monsignor Giuliano Borlini. Tra le tante persone in chiesa erano presenti anche il sindaco di Clusone, Massimo Morstabilini, il presidente della Comunità Montana, Giampiero Calegari, insieme ad altre autorità.

Gianni Lazzari, nel corso della sua vita, ha saputo distinguersi non solo nel mondo delle imprese, ma anche nell’amministrazione, nelle associazioni e nello sport. Così lo ha ricordato l’arciprete di Clusone. «Un aspetto che vorrei sottolineare è la varietà dei suoi interessi – ha detto monsignor Borlini -. Certamente dal punto di vista imprenditoriale, ma anche da quello amministrativo, a servizio della sua comunità. Dal punto di vista sociale, basti pensare alla splendida struttura della scuola materna che ci ritroviamo e al suo impegno, anche in momenti delicati, come presidente della scuola dell’infanzia. Il suo impegno è stato davvero generoso e anche acuto, all’interno di questo aspetto così importante nella vita di una comunità: l’aspetto sociale e parrocchiale. Certamente, col suo consiglio, ha contribuito alla ristrutturazione del complesso della Basilica e ha mostrato una vicinanza molto concreta al Santuario del Paradiso. Quindi, vari interessi in vari campi, sempre assolti con estrema precisione, con poche parole, cercando di fare in modo che tutto riuscisse al meglio».

Durante la celebrazione, Gianni Lazzari è stato ricordato anche con le parole scritte da un amico, lette in chiesa per volere della famiglia:
«Una persona come te lascia al tavolo una sedia vuota. Lo sconforto e l’amarezza di questi giorni si trasformeranno in ricordi dei tempi passati insieme, nel rivivere chi sei stato. Perché tu eri un amico, anche nella diversità di idee, un concittadino esemplare, anche nella diversità del pensiero politico, un imprenditore solidale con i collaboratori, un padre di famiglia severo ma generoso e innamorato. Hai trascorso la vita prodigandoti in attività imprenditoriali, benefiche, sportive, politiche, sempre con il fine orientato al bene di tutta la comunità. Il tuo intento è sempre stato il successo, da condividere con soci, compagni di squadra, club o concittadini. Lasci alle spalle innumerevoli successi, davvero difficili da replicare».

Al termine, l’ultimo saluto è stato accompagnato da musica e preghiera, con le note e le parole del “Signore delle Cime”.

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Categorie: Notizie
Tag: Clusone

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