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Sgominata banda dedita allo spaccio di droga anche in Valle Seriana

I carabinieri della Compagnia di Clusone, dalle prime luci dell’alba del 21 febbraio, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale su richiesta della Procura della Repubblica di Bergamo, nei confronti di dieci persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di detenzione e spaccio di droga, cocaina e hashish.

Tre indagati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari: due domiciliati a Cene e Gorlago; uno già detenuto nel carcere di Cuneo per altra causa. Quattro indagati, uno dei quali risultato irreperibile, sono stati sottoposti all’obbligo di dimora nei comuni di residenza (Cene, Gazzaniga, Sellero e Roncadelle). Infine tre indagati sono stati sottoposti al divieto di dimora nella provincia di Bergamo.

L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo, ha visto l’impiego di oltre 40 carabinieri ed è l’epilogo di una complessa e articolata attività investigativa condotta dai carabinieri dell’aliquota operativa del Norm (Nucleo operativo radio mobile) della Compagnia di Clusone. Attività che ha consentito di scardinare una strutturata rete di distribuzione di cocaina e hashish operante nelle valli orobiche del confine nord orientale della provincia di Bergamo, i cui componenti avevano ruoli precisi e consolidati nel tempo.

I provvedimenti – a carico di sette persone magrebine e tre italiane, di età compresa tra i 24 e i 48 anni, attive nello spaccio di stupefacenti – sono stati eseguiti, oltre che nella provincia di Bergamo, anche in quella di Brescia, con il supporto dei carabinieri della Compagnia di Breno e del Nucleo carabinieri cinofili di Casatenovo (Lecco). Secondo le risultanze investigative, i destinatari delle misure operavano in vari comuni della bergamasca e sono stati documentati diversi episodi di vendita di droga attraverso numerose consegne avvenute in punti prestabiliti dei comuni di Esine, Costa Volpino, Rogno, San Paolo d’Argon, Parre, Cene, Gazzaniga e in alcuni comuni della provincia bresciana.

Nell’ambito della stessa indagine, avviata nella primavera del 2022, erano già state documentate numerose cessioni di stupefacenti in diverse località della Val Seriana e lungo la costa del Lago d’Iseo. Negli anni scorsi, l’inchiesta aveva portato alla denuncia di 12 persone ritenute responsabili di attività di spaccio simili, all’arresto in flagranza di reato di altre 6 e al sequestro di oltre 10 kg di droga. Questi sequestri hanno confermato l’ipotesi investigativa iniziale, ma rappresentano solo una parte delle sostanze effettivamente trafficate dal gruppo, come emerso dalle intercettazioni.

Durante l’esecuzione degli ultimi provvedimenti, uno degli indagati, un cittadino marocchino classe 1996, è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio. Durante la perquisizione della sua auto, l’unità cinofila antidroga ha rilevato la presenza di stupefacenti, guidando i militari verso un doppiofondo nascosto tra i sedili posteriori e il bagagliaio. All’interno del vano segreto sono stati trovati 1,4 kg di cocaina.

Contestualmente un altro indagato di origini marocchine nato in Italia, di 23 anni, residente in provincia di Brescia, e la sua convivente italiana classe 2000, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Brescia per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nel corso della perquisizione sono stati trovati in possesso di 25 g di hashish, 0,1 g di marijuana, un bilancino di precisione ed oltre 11.000 euro in contanti, sequestrati poiché ritenuti provento della medesima attività illecita.

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