In un momento storico in cui la transizione energetica è al centro dell’agenda europea, l’opzione nucleare torna a far discutere. È sicura? È sostenibile? Ha ancora un futuro? A queste domande ha cercato di rispondere l’ingegner Italo Ricapito durante un incontro pubblico molto partecipato, organizzato a Clusone dall’associazione culturale “Il Testimone”.
L’evento ha offerto uno sguardo ampio e accessibile sul tema dell’energia nucleare, oggi più che mai al bivio tra necessità ambientali, sviluppo tecnologico e scelte politiche. Ricapito ha parlato in particolare della fusione nucleare, una tecnologia ancora in fase di sviluppo, ma con il potenziale di rivoluzionare il modo in cui produciamo energia.
Ricapito, originario di Clusone, ha aperto l’incontro, nell’auditorium della scuola primaria, con un ricordo personale: «L’ultima volta che sono stato qui era nel 1975, l’anno in cui ho finito la quinta elementare. La mia maestra era Angela Pellegrini, una vera istituzione del paese».
Dopo il diploma al liceo classico di Lovere e la laurea in ingegneria nucleare al Politecnico di Milano, Ricapito ha costruito una solida carriera tra ricerca e progettazione, con esperienze in ambito privato e presso importanti centri europei. Da oltre 15 anni lavora per Fusion for Energy, l’agenzia della Commissione Europea che coordina la partecipazione dell’UE al progetto ITER, il più grande reattore sperimentale a fusione al mondo. Qui ricopre il ruolo di project manager e capo ingegnere per componenti chiave del reattore.
Durante l’incontro, Ricapito ha guidato il pubblico attraverso le sfide e le potenzialità del nucleare, sottolineando come, accanto alle fonti rinnovabili, questa tecnologia possa avere un ruolo chiave nel garantire una produzione energetica stabile e a basse emissioni.
Ha spiegato come l’Europa stia cercando di ridurre le emissioni di gas serra, puntando sempre più su energie pulite. Tuttavia, i combustibili fossili restano ancora molto presenti. Anche l’Italia, pur producendo meno energia di altri Paesi industrializzati, continua a farne largo uso, con prezzi alti per i consumatori.
In questo contesto, il nucleare – spesso accantonato nel dibattito pubblico – torna al centro dell’attenzione. Può infatti fornire molta energia in poco spazio e senza emissioni dirette di CO₂. Due le tecnologie principali: la fissione, già utilizzata da decenni, e la fusione, ancora in fase di sviluppo ma molto promettente. La fusione, ha spiegato Ricapito, potrebbe offrire un’energia quasi illimitata e pulita, se riusciremo a superare le sfide tecniche.
In un’intervista rilasciata ad Antena2 a margine dell’evento (video in alto), Ricapito si è soffermato proprio su ITER, il progetto internazionale a cui sta lavorando da anni: «È un’iniziativa di dimensioni enormi, che ha l’obiettivo di costruire il primo reattore a fusione su larga scala. Non sarà un impianto completo, ma includerà tutti i principali componenti e tecnologie necessari per i futuri reattori commerciali».
Tra i vari sottoprogetti di ITER, Ricapito coordina il Test Blanket Module (TBM), un sistema che ha una doppia funzione cruciale: trasformare l’energia nucleare prodotta dalla fusione in energia termica e generare in situ parte del combustibile stesso, il trizio, un isotopo dell’idrogeno essenziale per le reazioni di fusione. «È un progetto complesso anche per il numero di partner coinvolti: Unione Europea, Stati Uniti, Cina, Giappone, Corea del Sud, India e Russia. In tutto rappresentano circa tre miliardi di persone – ha spiegato Ricapito -. Ogni Paese realizza componenti nel proprio territorio, che poi vengono spediti a Cadarache, in Provenza, dove ha sede il cantiere ITER e dove io vivo e lavoro».
L’Italia, ha ricordato l’ingegner Ricapito, ha una forte tradizione nel campo del nucleare e partecipa attivamente a progetti internazionali come ITER. La visione futura? Un sistema energetico misto, con rinnovabili in crescita, ma anche un “nocciolo” stabile fornito dal nucleare.
Domenica 20 aprile Antenna2 dedicherà uno speciale alla serata di Clusone. Appuntamento alle 21.30 sul canale 84 del digitale terrestre o in streaming.