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Pastoralismo, il video dell’Abf di Clusone vince il concorso regionale

C’è una melodia che accompagna le estati in quota: è il suono dei campanacci, dei passi dei pastori, del respiro degli animali. È questa la colonna sonora che gli studenti del corso Operatore Agricolo – Gestione di allevamenti della sede Abf (Azienda bergamasca formazione) di Clusone hanno voluto restituire nel video che li ha portati alla vittoria del primo premio nella categoria scuole secondarie di secondo grado al concorso promosso dal Consiglio Regionale della Lombardia per la valorizzazione del pastoralismo.

Il concorso, istituito nell’ambito della legge regionale n.14 del 2022 per la tutela e la diffusione della cultura legata all’alpeggio, alla transumanza e alla pastorizia, ha coinvolto oltre 80 studenti provenienti da cinque province lombarde (Bergamo, Lecco, Monza e Brianza, Milano, Varese), raccogliendo elaborati in forma di video, testi, disegni e ricerche.

Abf Clusone si è distinta per l’autenticità e il coinvolgimento del proprio progetto: un racconto corale, costruito attorno alle esperienze reali vissute dagli studenti durante l’estate, nei pascoli delle Orobie e non solo. Il video raccoglie immagini, suoni e parole che descrivono la vita quotidiana dei giovani pastori: la mungitura manuale e con mungitrici portatili a 1600 metri, la lavorazione del latte, la gestione di greggi e mandrie, le difficoltà logistiche, il freddo, la mancanza d’acqua corrente, la paura dei lupi. E poi l’emozione di vincere un premio con il proprio animale, la libertà dell’alpeggio, il valore del silenzio.

Durante la cerimonia di premiazione tenutasi nell’Aula consiliare del Palazzo Pirelli, è stato proiettato il video vincitore, accolto con grande partecipazione da parte di tutte le scuole presenti. Ad Abf Clusone è stato conferito il primo premio da 4.000 euro e un attestato ufficiale, consegnato agli studenti in presenza.

Il corso di Operatore Agricolo, attivo nelle sedi di Clusone e San Giovanni Bianco, accompagna i giovani in un percorso che non è solo formativo, ma anche identitario. Molti studenti provengono da famiglie contadine, con storie personali radicate nel mondo dell’agricoltura. Altri si stanno avvicinando per passione. In tutti, emerge la consapevolezza che quello del pastore non è un mestiere “del passato”, ma una professione contemporanea, complessa, faticosa, e capace di restituire significato a una vita a contatto con la natura.

Il video si può vedere qui.

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