Settimane di scontro a Ranzanico tra l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Angelo Pizzighini e la minoranza capeggiata dall’ex primo cittadino Renato Freri. La materia del contendere è il rendiconto del bilancio e la tempistica per il deposito degli atti. Tra le critiche al Sindaco anche il progetto per il restyling del centro sportivo da parte della minoranza.
Il sindaco di Ranzanico, interpellato in merito al preannunciato esposto al TAR da parte della minoranza in relazione alla discussione sul bilancio, ha voluto chiarire la posizione dell’amministrazione comunale. “Noi il 30 aprile abbiamo regolarmente svolto una seduta consiliare convocata nel rispetto di tutti i crismi e quindi la normativa è stata assolutamente rispettata, come il segretario comunale giustamente ci ha confortato di questa situazione, per cui il consiglio è stato regolarmente svolto. Riguardo al rendiconto, sono state rispettate le tempistiche per il deposito degli atti, forte anche del parere favorevole del revisore dei conti, del responsabile del servizio ragioneria e dello stesso segretario comunale. L’approvazione del rendiconto 2024 è quindi avvenuta in piena regolarità”.
La novità più rilevante annunciata riguarda invece la località turistica della Forcella, al confine con Peia. Durante la stessa seduta consiliare, è stato approvato un regolamento per l’introduzione del pagamento tramite “gratta e sosta” nel nuovo parcheggio situato in questa zona. A partire probabilmente da giugno, verrà richiesto un piccolo contributo di 3 euro per la sosta. L’obiettivo è di utilizzare il ricavato per la manutenzione di via Cadorna, l’importante arteria che conduce alla località Forcella.
La minoranza consiliare di Ranzanico non ha partecipato all’ultimo consiglio comunale, motivando la propria assenza con tre principali contestazioni relative all’approvazione del rendiconto 2024. In primo luogo, viene segnalata una discrepanza tra l’avanzo di amministrazione indicato nella delibera di giunta (1.355.000 euro) e quello effettivo riportato nella scheda (249.000 euro), ritenuta fuorviante per i cittadini. In secondo luogo, si contesta il mancato rispetto dei termini di deposito degli atti consiliari, depositati 19 giorni anziché i 20 previsti. Infine, viene sollevata una perplessità sulla tempistica dell’approvazione della documentazione da parte del revisore dei conti, avvenuta il 24 aprile e comunicata alla minoranza solo il 26, giudicata insufficiente per una valutazione approfondita. La protesta della minoranza non si ferma qui, annunciando un esposto al TAR e al Prefetto per far valere le proprie ragioni, non avendo riscontrato aperture da parte della maggioranza.


















