Numeri positivi per il turismo sotto l’Orologio. I dati degli ultimi anni mostrano una crescita delle presenze, anche dall’estero. Buone notizie che si sommano alla recente promozione nel club esclusivo dei “Borghi più belli d’Italia». Unico neo quello della ricettività: gli alberghi, soprattutto, sono pochi e pochi i posti letto. Da questo punto di vista c’è da migliorare.
A fare il punto della situazione è il vicesindaco e assessore al Turismo, Roberto Balduzzi. «Da poco abbiamo potuto elaborare i dati 2022 dell’Osservatorio provinciale sul turismo confrontandoli con gli anni precedenti – spiega -. Emerge un incremento davvero importante delle presenze. Rispetto al 2020, sul totale, la crescita è stata di circa il 60% e di un ulteriore 20% rispetto al 2021. A sorprenderci, e a darci ancora maggior soddisfazione, è stato l’aumento dei turisti stranieri. Nel 2022 abbiamo avuto circa tremila presenze con un incremento di quasi tre volte rispetto al 2020 e di più del doppio rispetto al 2021».
Certo, bisogna tenere presente che 2020 e 2021 sono stati anni segnati dal Covid. Ma il vicesindaco sottolinea che anche rispetto al 2019 i numeri sono positivi.
I dati, sottolinea Balduzzi, «sono una conferma di tutta l’attività portata avanti in questi anni, anche in termini di comunicazione. Attività che sempre non è così facile toccare, ma che dà i suoi frutti negli anni e sulla quale vogliamo continuare a investire».
Un quadro postivo, ma con aspetti comunque da perfezionare. Soprattutto in una direzione. «Non ne facciamo mistero: la disponibilità a livello di ricettività alberghiera può essere migliorata – aggiunge l’assessore al Turismo -. Ci sono imprenditori che stanno investendo sul fronte della ricettività (c’è un albergo in via di realizzazione nella zona della Collina Verde, ndr) ed è assolutamente un bene per il nostro territorio. Mi piace pensare che, però, questo sia solo l’inizio. Speriamo che certificazioni come la Bandiera arancione e l’adesione ai Borghi più belli d’Italia possano essere un ulteriore incentivo. Non dimentichiamo poi la presenza di istituti scolastici come l’Abf che possono dare una spinta in più».
Nel video, l’intervista completa a Roberto Balduzzi:
