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Il Comune di Rovetta in campo per mantenere l’asilo a San Lorenzo

Si apre uno spiraglio per la scuola dell’infanzia di San Lorenzo. Dopo la comunicazione della prossima chiusura da parte dell’associazione “Giovanni Paolo II”, il sindaco di Rovetta Mauro Marinoni annuncia che l’Amministrazione comunale sta valutando la possibilità di mantenere attivo il servizio, in collaborazione con la Fondazione Gallicciolli, che gestisce la scuola dell’infanzia di Rovetta. I tempi sono stretti e una decisione verrà presa entro la fine delle vacanze di Natale.

L’associazione “Giovanni Paolo II” che, oltre all’asilo di San Lorenzo, gestisce anche le scuole dell’infanzia di Fino del Monte e Bratto, ha comunicato nei giorni scorsi la decisione di chiudere . L’attività della scuola terminerà con la fine dell’anno scolastico in corso, concludendo così un’esperienza avviata nel lontano 1918. La chiusura è stata decisa per l’esiguo numero di iscritti e la conseguente difficoltà a portare avanti una gestione sostenibile dal punto di vista economico. Una situazione nota da tempo e che era stata affrontata a fine novembre nel corso di un’assemblea pubblica dedicata proprio al futuro dell’asilo.

«Dai 14 bambini che frequentano oggi la scuola si passerebbe il prossimo anno a meno di 10 – spiega il sindaco di Rovetta in un comunicato -. Dopo l’assemblea pubblica del 29 novembre, sono state contattate direttamente le famiglie che potrebbero iscrivere i propri bimbi, nati nel 2021, ma senza esito positivo. A decisione ormai assunta e con contemporaneo avviso a personale e famiglie, l’Associazione “Giovanni Paolo II” ha informato il sottoscritto. Ci viene segnalato che il personale verrà trasferito alla scuola di Fino del Monte, e i bambini che ancora debbono frequentare la materna potranno trasferirsi in tale scuola, se vorranno mantenere la stessa insegnante».

Il sindaco evidenzia inoltre che «successivamente ad incontro avvenuto nel novembre scorso con l’Associazione “Giovanni Paolo II” e la commissione economica della Parrocchia, nel quale ci sono state rappresentate le difficoltà economiche e gestionali, come Comune avevamo deciso di raddoppiare il contributo di carattere economico per la scuola materna di San Lorenzo, già a partire dall’anno in corso. Ciò non è bastato».

Marinoni non nasconde il proprio rammarico per la scelta di chiudere, anche per i riflessi che la decisione avrà inevitabilmente sulla vita del paese. «Nel nostro comune sono due le scuole materne. Una a Rovetta gestita dalla Fondazione Gallicciolli e una parrocchiale a San Lorenzo. Entrambe le scuole hanno più di cent’anni di vita e sono importanti non solo perché gestiscono un servizio essenziale per le famiglie, ma anche perché attorno alla scuola materna si crea una rete sociale che arricchisce la comunità».

Il sindaco si sofferma poi su un’altra scelta effettuata negli ultimi anni. «La scuola materna di San Lorenzo è entrata a far parte dell’associazione “Giovanni Paolo II” con l’obiettivo di creare una collaborazione ed economie di scala con le scuole materne di Fino del Monte, Bratto e Castione (successivamente chiusa). Questa collaborazione, anche attraverso una differenziazione dei servizi e magari una specializzazione fra le diverse scuole, avrebbe dovuto salvare i diversi presidi. L’eccezionale calo demografico di questi ultimi anni ha messo peraltro in crisi questo progetto, che la parrocchia di San Lorenzo aveva allora ritenuto preferibile rispetto ad una collaborazione con la scuola materna di Rovetta nel contesto comunale».

Proprio una collaborazione all’interno del contesto comunale diventare strategica e contribuire a mantenere l’asilo a San Lorenzo. «L’Amministrazione comunale sta valutando, in collaborazione con la Fondazione Gallicciolli, se è possibile mantener attivo il servizio con diversa gestione a San Lorenzo; ferma la disponibilità della Parrocchia ad offrire gratuitamente i locali», spiega ancora il sindaco. «Un servizio che comunque riguarderebbe la scuola materna – precisa Marinoni -. Pensare di spostare a San Lorenzo, l’asilo nido di Rovetta o la sezione Primavera, è stato valutato, ma non è sostenibile ne dal punto di vista economico, né sotto il profilo amministrativo e gestionale».

Certo, la soluzione non sembra semplice da attuare e, sottolinea il primo cittadino, va valutata con attenzione. «La scuola di San Lorenzo viene chiusa per ragioni di carattere economico, a fronte della riduzione degli iscritti, e pertanto anche un intervento della scuola materna di Rovetta non può prescindere da aspetti di carattere gestionale. Non è pensabile proporre un progetto che metta in crisi anche la scuola Gallicciolli. Occorre fare gli approfondimenti necessari tenuto conto dei vincoli normativi e della necessità di mantenere la qualità dell’offerta, verificando l’interesse da parte delle famiglie. La scuola è anche un servizio per i genitori, ma deve avere dimensioni ed organizzazione tale da consentire un’efficace didattica e lo sviluppo della socialità e del benessere dei bambini».

Tempo ce n’è poco, per questo una decisione verrà presa nelle prossime settimane. «La risposta deve essere rapida, poiché già stanno iniziando le preiscrizioni per l’anno 2024/2025. Entro il prossimo 8 gennaio comunicheremo l’esito delle verifiche effettuate e pertanto della possibilità o meno della continuità del servizio presso la struttura di San Lorenzo», conclude Marinoni.

 

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