Il pubblico ministero Caty Bressanelli ha chiesto il rinvio a giudizio di cinque persone per la tragedia avvenuta a Cevo il 24 aprile 2014, quando si spezzò la croce di Job provocando la morte di un giovane di Lovere. Il processo è stato chiesto per l’attuale sindaco di Cevo Silvio Citroni, per il suo predecessore Mauro Bazzana, per il presidente dell’associazione culturale proprietaria dell’opera Marco Maffessoli, per il progettista e direttore dei lavori della posa della croce Renato Zanoni e per il tecnico del Comune di Cevo Ivan Scolari.
Secondo la perizia disposta dalla Procura, la disgrazia sarebbe stata provocata dalle condizioni in cui si trovava l’opera, realizzata per la visita a Brescia di Papa Giovanni Paolo II nel 1998 e poi trasferita in Val Camonica. Lì gli agenti atmosferici avrebbero progressivamente deteriorato il legno fino al drammatico cedimento del 24 aprile. Sarà ora il Giudice dell’udienza preliminare a pronunciarsi sulle richieste di rinvio a giudizio.