“Queste nostre parole scritte a più mani vogliono essere fotografia della situazione recidiva che va a manifestarsi nel Comune di Colzate -spiegano nella nota i genitori-. E’ trascorso un anno, un cambio di poltrone, e tra il bagaglio trascinato permane la mancata organizzazione del trasporto per il ciclo scolastico obbligatorio. Colzate non ha la Scuola Secondaria di Primo grado e da sempre il riferimento è, per la maggioranza, quella del vicino Comune di Vertova. Ha il territorio esteso comprendente varie località e frazioni, i bambini per frequentare il percorso scolastico obbligatorio hanno bisogno del trasporto. A pochi giorni dal suono della campanella, oltre 20 bimbi non lo hanno. Oltre 20 famiglie sono in difficoltà. Oltre 20 nuclei famigliari non hanno avuto risposta alle tante domande spese. Già l’anno passato, a conseguenza di problemi-debiti accumulati dal Comune, il servizio è stato possibile solo per l’intervento a sostegno dello stesso di imprenditori locali, seppur con incremento di spesa del 20% e partenza oltre un mese dopo l’inizio del calendario scolastico, grazie però alla loro generosità è stato fattibile”.
I genitori entrano poi nel dettaglio su quanto successo negli ultimi mesi. “Da giugno, sono state chieste risposte all’Amministrazione per avere in anticipo la pianificazione del servizio. E’ cosa nota l’invio della richiesta agli Enti preposti al sostegno economico a favore del servizio, inoltrata il 1 Agosto, quando i giochi dovevano essere già fatti da mesi. E’ altresì noto che a fine Agosto con estremo ritardo sia stato richiesto il preventivo ad una ditta di trasporti che ha fornito la miglior offerta possibile “dell’ultimo secondo”, poi il nulla. Nessuna risposta in merito. Nessuna soluzione. Vaghe allusioni a possibili riunioni che sarebbero state fatte in più occasioni. Famiglie all’oscuro sino a questi giorni, ove, pian piano stanno arrivando comunicazioni epistolari a richiamo per riunione che verrà fatta il 18 settembre, una settimana dopo l’inizio della scuola e dove si legge verrà messa a conoscenza la popolazione della sospensione del servizio per l’intero anno 2024/2025. Il dubbio sorge spontaneo: è un caso che tale riunione sia stata indetta a seguito di sollecitazioni Social? Questo significa aver ignorato ogni richiesta di colloquio in merito che avrebbe potuto raccogliere proposte per ipotetiche soluzioni e aver raggirato con false speranze perché probabili decisioni già prese. Chi paga le conseguenze? Ovviamente i bimbi, le famiglie, i genitori lavoratori, il diritto allo studio calpestato senza vergogna e l’assoluta mancanza di rispetto verso le persone. Rabbia, sensazione di raggiro, sconforto, sdegno, rammarico, disappunto, mancanza di fiducia implodono. Soluzione? Iscrivere i bambini in Istituti Scolastici Privati di ogni ordine e grado nei Comuni limitrofi?”.