“Le nostre strade si separano, ma i ricordi di quanto abbiamo vissuto insieme nessuno potrà cancellarli”. Le parole di don Egidio Rivola hanno sancito domenica 14 settembre a Cazzano S.Andrea il saluto al parroco, dopo dieci anni di servizio pastorale in Val Gandino. La chiesa parrocchiale di Sant’Andrea ha faticato ad accogliere fedeli e famiglie, dove don Egidio ha celebrato la messa nel giorno dei saluti. In chiesa presentata per la prima volta anche la reliquia di San Carlo Acutis (alcuni capelli giunti da Assisi ora incastonati in un reliquiario di bronzo), il giovane canonizzato domenica scorsa e cui dal dicembre 2024 è dedicato l’Oratorio di Cazzano S.Andrea.
“Il ricordo – ha sottolineato don Egidio nell’omelia – va al mio ingresso nel settembre 2015 (con relativo botto augurale) all’impegno gravoso di un nuovo oratorio da avviare e al prezioso testimone di don Pierino Bonomi, morto qualche mese prima. Sono stati anni intensi, nei quali da solo avrei potuto fare poco. Il mio grazie è per volontari, sacristi, baristi, per le donne dei casoncelli e per quelle del cucito o delle pulizie, per gli animatori del CRE, la Corale ed il Coretto, i volontari e gli atleti dello sport, il sindaco (unico ed eletto poco prima del mio arrivo) e l’amministrazione comunale, il gruppo di Cazzano in Festa, gli Alpini, l’Avis e la bella tradizione del pranzo dell’Epifania”.
Un ricordo è andato a mamma Pasqualina (per otto anni con don Egidio a Cazzano e qui morta nel 2023). “Nel cuore – ha aggiunto con la voce rotta dall’emozione – porterò i bimbi della Materna, la loro gioia e la sincerità nel porre interrogativi. Lascio una piccola, grande famiglia per trovarne un’altra a Sedrina, ma non mancherà mai un pensiero per Cazzano e la sua gente”. Proprio i bambini della Scuola Materna hanno aperto i saluti conclusivi, recitando una poesia ai piedi dell’altare ed offrendo a don Egidio i loro disegni ed una caraffa personalizzata. Il sindaco Sergio Spampatti ha ricordato “le strade di speranza tracciate in momenti difficili come la pandemia” e l’attenzione per le nuove generazioni in Oratorio e nella Scuola Materna. Il Comune ha donato a don Egidio un artistico bassorilievo jn argento con rappresentata la Vergine Maria. Sergio Valda ha letto il saluto della comunità: “Hai aperto per noi l’autostrada verso il cielo evocata da San Carlo Acutis, ti ringraziamo per ogni parola condivisa ed ogni gesto vissuto insieme, nel segno di Gesù Eucarestia”.
Alcuni volontari hanno consegnato i doni: una stola con l’effige di Carlo Acutis e un prezioso orologio da tavolo, “per ricordare il tempo che ci hai dedicato”. La Corale Sant’Andrea ha pure donato una stola finemente ricamata. Un’ultima volontaria è salita all’altare a mani vuote, “semplicemente per regalare a don Egidio un abbraccio sincero e commosso, segno di quello corale dell’intera comunità”. Il pranzo comunitario in Oratorio ha chiuso una giornata radiosa, segno tangibile di condivisa gratitudine.