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La partita educativa dello sport

“La partita educativa dello sport”: è il tema del convegno andato in scena ieri sera a Clusone in occasione del quarantesimo anniversario della Polisportiva. Al tavolo dei relatori, magistralmente moderati dal giornalista Nicola Andreoletti, l’arbitro internazionale di calcio Paolo Mazzoleni; Giancarlo Finardi, coordinatore dell’attività agonistica del settore giovanile dell’Atalanta e Vittorio Bosio, vicepresidente nazionale e presidente provinciale del CSI. A fare gli onori di casa il presidente della Polisportiva Marco Rota e l’arciprete di Clusone, Monsignor Giuliano Borlini.

«Educare è una cosa complicata – ha detto Vittorio Bosio ai microfoni di Elisa Cucchi -. L’impegno per noi deve essere quello di mettere al centro le persone, i bambini, i ragazzi: in modo tale che l’attività sportiva sia un momento di svago e aggregazione. Raggiungeremo l’obiettivo quando troveremo il modo per stare insieme non per i risultati, ma per vivere l’esperienza sportiva come un momento bello di condivisione».

Famiglie o società sportive a chi spetta il compito educativo più importante? «L’importante – continua Bosio – è riuscire a fare dialogare le agenzie educative e credo che ai genitori vada riconosciuto che i figli appartengono a loro e non alle società sportive».

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